Oggetto del contendere era l’episodio successo pochi minuti prima alla Camera, durante il question time. Fino a quel momento per la premier era filato tutto liscio. Schlein deve fare l’ultima domanda, la decima. È il confronto più atteso. La segretaria Pd chiede cosa stia facendo il governo per abbattere le liste d’attesa e per assumere nuovo personale sanitario. Schlein provoca Meloni: “Non mi risponda, come fa sempre, ‘però potevate farlo voi’”. Meloni però ci cade in pieno. Inizia a parlare: “Il tetto alla spesa per il personale sanitario è stato introdotto nel 2009 – attacca – e questo ha comportato il crescente ricorso ai contratti a termine e il devastante fenomeno dei cosiddetti medici gettonisti. Noi ci troviamo a fare i conti con una situazione che si è stratificata negli ultimi 14 anni”. Il concetto della leader di FdI è che il suo governo non abbia alcuna responsabilità e che casomai questo va imputato ai precedenti esecutivi, molti dei quali di centrosinistra. Quindi arriva l’affondo: “E non le dirò ‘perché non lo avete fatto voi?’ – aggiunge Meloni – Le dirò che considero un’implicita attestazione di stima il fatto che oggi chiediate a noi di risolvere tutti i problemi che voi non avete risolto nei 10 anni in cui siete stati al governo”. Applausi dei deputati di FdI. Ma è un autogol e un assist inconsapevole a Schlein che, consigliata da Roberto Speranza e Arturo Scotto, replica: “Ma lei è andata al governo per risolvere i problemi o per fare opposizione, scaricandoli sugli altri? Ero stata più delicata di lei, non ho citato l’anno in cui è stato adottato quel tetto alla spesa. Ha ragione lei, era il 2009, e sa chi era ministro di quel governo? Lei”.
Meloni incassa il colpo. Le telecamere mostrano il suo imbarazzo. I presenti in aula attribuiscono la vittoria a Schlein. Tant’è che la premier torna a Chigi e si infuria con i suoi collaboratori che da giorni le avevano preparato le risposte e il primo vero confronto pubblico con la segretaria dem in vista delle Europee: “Com’è stato possibile? – chiede Meloni a Fazzolari – Avete fatto un grosso errore”. Se la prende con Schillaci (già sotto accusa per il piano pandemico simile a quello di Conte) che aveva scritto la risposta e Fazzolari che l’aveva rivista. Ieri, nel mattinale Ore 11, il caso non viene quasi citato: “Fuoco su Elly”, si legge. Stop. Non è il primo errore che Fazzolari fa commettere alla premier in aula e che imbarazza i vertici di FdI: a dicembre era stata sua l’idea del fax (che era una mail) con tanto di data sbagliata per accusare Conte di aver avviato la ratifica del Mes “col favore delle tenebre”. Un errore che le è costato il giurì d’onore.