“Alcuni membri della mia coalizione si sono dileguati. Non posso comunque essere contento del mio risultato” afferma
Una settimana di silenzio o quasi dopo il risicato quarto posto ottenuto nel primo turno delle elezioni a Siena, Massimo Castagnini rompe gli indugi: “Mi sono preso alcuni giorni di riflessione – dice alla Gazzetta di Siena – anche se fin dai primi giorni della settimana (come documentato su alcuni organi di stampa, ndr) il quadro mi era già parso abbastanza chiaro”.
A cosa si riferisce?
“Sono deluso dal comportamento tenuto da alcune persone all’interno della mia coalizione”.
Si riferisce al così detto ‘ricciarello magico’, ovvero alle persone vicine in questi anni al sindaco Luigi De Mossi?
“Esattamente. Si sono pian piano dileguati nel corso della campagna elettorale, anche nel giorno di cui via via arrivano i risultati non erano presenti in sede. E devo ancora risentirli”.
Che giudizio ha del suo risultato?
“Non posso essere contento, le aspettative erano altre, ma nelle ultime due settimane l’atteggiamento di alcune persone mi ha fatto cominciare a pensare che il risultato sarebbe stato questo. Evidentemente hanno abbandonato la nave, che io e altri abbiamo invece continuato a guidare a prescindere, per rispetto di coloro che si sono impegnati, degli elettori e dei cittadini che comunque hanno creduto nel nostro progetto e dei candidati che ci hanno messo la faccia al mio pari”.
Cosa farà Castagnini al di là del ballottaggio?
“Ci ho messo la faccia, come detto: e continuerò a farlo, come è nella mia storia e nella mia natura. Per rispetto degli elettori che mi hanno dato fiducia, che a conti fatti non sono pochi, farò il mio lavoro in consiglio comunale, mettendomi a disposizione della città di Siena”.
Che decisione ha preso in vista del ballottaggio, pensa ad apparentamenti?
“Quella dell’apparentamento è una soluzione a cui non sto pensando. Vorrei tenere un percorso lineare e autonomo rispetto a chi ha tenuto le redini della giunta De Mossi in questi anni e che mi ha deluso in campagna elettorale”.
E con il resto del gruppo?
“C’è una parte della mia coalizione che mi ha invece sostenuto con convinzione e impegno, credo che si possa costruire qualcosa di positivo per la città, aprendo al dialogo con coloro che vorranno parlare. Non abbiamo preclusioni, consapevoli di quello che rappresentiamo anche in termini numerici”.