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Aldo Tani
Siena L’anno sabbatico per il Siena sembra scongiurato. Il Tar del Lazio ha respinto l’ennesimo ricorso presentato da Emiliano Montanari contro l’esclusione della società bianconera dalla serie C. Bocciatura che potrebbe rappresentare il passo di addio dell’ingegnere romano. Accolto come salvatore della patria nell’estate scorsa, dopo la dimenticabile stagione della proprietà armena, ma diventato poi nemico pubblico per una gestione disastrosa: terminata tra stipendi non pagati e un braccio di ferro (non ancora risolto) con l’amministrazione comunale per i campi di gioco.
Vicende che Siena spera quanto prima di lasciarsi alle spalle, anche se Montanari è avvezzo ai colpi di scena, per scrivere una nuovo capitolo della Robur. La volontà è di farlo insieme a Simone Giacomini, ex proprietario della Triestina, scelto dal Comune per dare concretezza alla ripartenza: la terza nel giro di un decennio, sebbene a questo giro non sia arrivato un fallimento della società precedente. «Siamo soddisfatti — ha dichiarato il sindaco Nicoletta Fabio — dopo lunghi mesi di incertezza e di criticità, in cui l’amministrazione ha agito nel pieno rispetto delle regole e a difesa della città. Respingendo tutti i ricorsi presentati da Acr Siena, il tribunale ha di fatto segnato un passo decisivo. Leggendo la sentenza, inoltre, il tribunale conferma pienamente la linea adottata dall’amministrazione comunale che, seguendo specifiche indicazioni della Figc, ha attivato un bando pubblico per individuare un soggetto privato a cui affidare l’iscrizione al campionato di Eccellenza».
Il futuro adesso è nelle mani della Federazione, che deve dare il via libera al Siena Fc, la nuova denominazione dei bianconeri. Il semaforo verde potrebbe scattare già oggi, avallando così la richiesta di iscrizione in sovrannumero già formulata in precedenza. La Robur si ritroverebbe così nel girone B del campionato di Eccellenza, che comprende anche squadre dell’Aretino e del Fiorentino. «Sono felice per questa decisione del Tar — ha sottolineato Giacomini, presidente di Atlas Consulting Srl, società di consulenza per imprese — ma come ho già ripetuto non cambia la voglia di riportare il Siena in alto. In questi giorni, in queste settimane, insieme con il mio staff non abbiamo mai smesso di lavorare in silenzio per farci trovare pronti. Adesso testa bassa e pedalare: ci vediamo presto a Siena. Tutti uniti. Ripartiamo». Il tempo però non è galantuomo e il 10 settembre la stagione prenderà il via. I bianconeri non scenderanno in campo e non lo faranno neanche nelle settimane successive. La proroga per giocare non è al momento quantificata, anche se è improbabile che si possa andare più in là del 24 settembre. Questo obbliga la proprietà a muoversi in fretta e lavorare sul mercato degli svincolati, in attesa che tra qualche mese apra la sessione invernale. In base all’investimento c’è tuttavia la possibilità di puntare a giocatori di categoria superiore, seguendo di fatto la volontà di fare subito bene.
Il primo nodo da sciogliere riguarda però l’allenatore. Paolo Negro ha dato la propria disponibilità, ma partirebbe in seconda fila rispetto a Massimo Morgia (già protagonista di una promozione in serie C con i bianconeri) e Ferruccio Mariani. A livello dirigenziale in ballo Simone Farina, ex direttore sportivo della Triestina.
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