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29 Gennaio 2023Dopo la sentenza del Consiglio di Stato Montesi continuerà a fare il primario, ma in un nuovo reparto
Aldo Tani
Siena Non ci sono né vincitori, né vinti. Le richieste di associazioni, cittadini e sindacati tuttavia sono state esaudite: Gianfranco Montesi continuerà a lavorare all’ospedale «Le Scotte» di Siena. Non lo farà più in veste di primario dell’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia ospedaliera, che è stata cancellata.
Una delle conseguenze dirette della sentenza del Consiglio di Stato del 28 dicembre scorso, che ha chiuso un caso iniziato nel 2011. Allora, la direzione dell’Aou Senese decise di accorpare la Uoc Cardiochirurgia con la Uoc Aorta toracica, dando vita alla Uoc Chirurgia del cuore e dei grandi vasi. Nel 2016 Mario Chiavarelli chiede di essere assegnato al ruolo di primario dell’unità, ma l’azienda procede a una riorganizzazione, istituendo la Uoc Cardiochirurgia e varando un concorso per la carica di dirigente. Chiavarelli fa ricorso, ma la procedura va avanti. Viene espletata due anni dopo e a vincere è Montesi, proveniente da Careggi.
Alla fine del 2022 però il Consiglio di Stato ha riportato le lancette indietro, dando alle Scotte trenta giorni di tempo per adeguarsi. Operazione che ha comportato una nuova riorganizzazione dell’attività cardiochirurgica. Nei vari passaggi per arrivare ad attuare la sentenza sono stati coinvolti università, professionisti e sindacati, che erano stati tra i più decisi a sottolineare l’importanza assunta nel tempo dal lavoro di Montesi. «Negli anni a seguire si è apprezzato un incremento dell’attività di cardiochirurgia, rendendo Le Scotte un centro di riferimento non solo per la città ma per l’intera Toscana sud est — avevano evidenziato qualche giorno fa le sigle sindacali — gli indicatori di performance della specialità, infatti, hanno mostrato negli ultimi anni un costante miglioramento, attestando le indubbie capacità professionali e gestionali del dottor Montesi».
La direzione aziendale ha così optato per creare due ambiti cardiochirurgici. Da una parte la Uoc «Chirurgia del Cuore e dei Grossi Vasi», a direzione universitaria, che sarà guidata da Chiavarelli. Dall’altra la Uoc «Terapia chirurgica dell’insufficienza cardiaca e del Trapianto di cuore», a direzione ospedaliera. Per quest’ultima è stato nominato un direttore ad interim, in attesa che si espleti un nuovo concorso. Altra conseguenza della sentenza del Consiglio, che ha comportato l’annullamento della selezione di quattro anni fa. A guidarla potrebbe essere ancora una volta Montesi. Le cui difese recentemente erano state prese anche da Dafne Rossi, del comitato di partecipazione aziendale.
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