Scrive dalle pagine del suo blog Pierluigi Piccini ex sindaco di Siena, profondo conoscitore della città e del Santa Maria della Scala. E proprio sulla recente nomina del nuovo direttore della Fondazione, al cui statuto aveva partecipato in commissione comunale anche Piccini, esprime la sua idea. “Ho assistito ai colloqui, nessuno ha parlato dello statuto, della storia, di Brandi e Previtali, degli accordi con ministero, dell’autonomia della Pinacoteca e dei rapporti con l’esterno” afferma Piccini.
Al nuovo sindaco spetteranno tanti compiti, uno di questi sarà proprio fare in modo che l’antico spedale cominci a camminare con le sue gambe. Secondo Pierluigi Piccini la ricetta è abbastanza semplice. “Si chiede al prossimo sindaco – sottolinea Piccini – che nomini nel consiglio di amministrazione dei tecnici esperti che facciano un comitato scientifico all’altezza, che scelga un direttore amministrativo vero e gli metta a fianco un curatore. Servono nomine giuste per governare una struttura complessa e particolare, in rapporto alle altre presenze in quel meraviglioso rettangolo, Duomo, Opa, Pinacoteca, Palazzo del Capitano, ci vuole un progetto complessivo – evidenzia – il palazzo del capitano deve fare parte del Santa Maria, è di proprietà di Fondazione Mps che dovrebbe entrare tra i soci sostenitori e dare un immobile necessario per la didattica, formazione e le biblioteche”.