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Mentre Siena resta impantanata nei suoi problemi quotidiani, la giunta comunale continua a giocare con le partecipate. SIGERICO – la società in house del Comune – ha da tempo smesso di occuparsi della mobilità e della sosta per trasformarsi, nei fatti, in un esattore. Non è una nuova direzione, è una strategia consolidata: si rinuncia a governare la città per rifugiarsi nella burocrazia e nel controllo delle leve fiscali.
Nata per garantire servizi ai cittadini, SIGERICO è ormai l’ombra di sé stessa. I parcheggi sono mal gestiti, l’accessibilità al centro storico è sempre più difficile, i collegamenti deboli. E mentre tutto questo si aggrava, si continua a rafforzare la funzione di riscossione, addirittura allargandola ad altri Comuni. Un modo comodo per distogliere l’attenzione da tutto ciò che non funziona a Siena.
Il paradosso è evidente. La riscossione comunale è già in crisi: nel giro di un anno, i residui attivi – cioè le somme che il Comune dovrebbe incassare ma che restano sulla carta – sono schizzati da 61 a 102 milioni di euro. Di fronte a questi numeri, si dovrebbe correggere la rotta. Invece si insiste a gonfiare l’organigramma, parlare di nuove assunzioni e “reti economiche”, mentre la città resta molto spesso bloccata, senza idee né direzione.
Il sospetto – ormai legittimo – è che SIGERICO serva sempre meno ai cittadini e sempre più alla politica. Non è più una società di servizio, ma un contenitore di nomine, un bacino di potere da gestire. Altro che mobilità.
Dal fronte civico, Vanni Griccioli, consigliere del movimento Per Siena, ha sollevato in aula una questione cruciale: «Temo che la società diventi un bacino di consenso», ha detto, denunciando il rischio che dietro questa operazione si nascondano interessi di parte, non strategie per la città. E cosa ha risposto la maggioranza? Tecnica, evasività, fastidio. Zero confronto. Zero trasparenza.
Intanto, Siena paga il conto. Mobilità nel caos, sosta disordinata, collegamenti che non funzionano. E la giunta? Ferma, chiusa nel palazzo, incapace di ascoltare e priva di ogni visione.