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6 Settembre 2024La partita delle Province: a Lucca il centrodestra corteggia i civici, a Siena è sfida incerta
L.G.
Archiviate elezioni amministrative e ferie estive, la contesa politica tra i partiti toscani riparte, seppur a bassa intensità, dalle elezioni provinciali in programma in autunno, tappa di avvicinamento all’atteso voto regionale del 2025.
Nell’election day per scegliere presidenti e Consigli provinciali, fissato per il 29 settembre e riservato solamente a sindaci e consiglieri con voto ponderato sulla base degli abitanti di ogni città, andranno alle urne infatti le province di Lucca e Siena. Ad accompagnarle Arezzo, Livorno, Pisa e Prato ma solo per scegliere i consiglieri provinciali. Il 6 ottobre invece sarà la volta della Città metropolitana di Firenze, guidata dalla neoeletta sindaca Sara Funaro, che eleggerà i 18 consiglieri. Il termine ultimo per la consegna delle liste è il 9 settembre, per la Metrocittà il lunedì successivo.
Le sfide di copertina — non solo per l’elezione del presidente che invece nelle altre province è ancora in carica ma anche per l’incertezza sul risultato finale visto che la presenza di esponenti Pd sul territorio è mitigata dal peso dei sindaci di centrodestra nei capoluoghi — sono le province di Lucca e Siena, attualmente guidate dai dem Luca Menesini, ex sindaco di Capannori, e David Bussagli, ex primo cittadino di Poggibonsi. Nel primo caso il candidato del centrosinistra sarà il sindaco Pd di Camaiore, Marcello Pierucci, che ha battuto la concorrenza di Andrea Bonfanti alla guida di Pescaglia e superato le perplessità riformiste sulla continuità con Menesini. Decisivo il via libera della segreteria regionale dem dopo l’indicazione all’unanimità del Pd lucchese e versiliese. Dall’altro lato per il centrodestra ci sarà invece il sindaco di Lucca, Mario Pardini, che valuta la possibilità di accogliere anche delle liste civiche.
La corsa lucchese, infatti, si preannuncia molto incerta: il centrodestra può contare su circa il 35% dei voti, il centrosinistra su circa il 45%, saranno decisive quindi le scelte dei quattro Comuni guidati dai civici (Coreglia Antelminelli, Forte dei Marmi, Gallicano e Villa Collemandina). Meno serrata — i dem possono contare sul 52% dei voti — ma tutt’altro che scontata la battaglia invece nel Senese, dove il Pd dopo giorni di divisioni ha sciolto ieri le riserve sulla candidata: sarà la sindaca dem di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti. Forte della notorietà acquisita con il ritrovamento dei bronzi e del ruolo di presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana, l’ha spuntata all’ultimo tuffo sul sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci, proposto dalla Valdelsa, e sul sindaco di Gaiole in Chianti Michele Pescini, sponsorizzato da Chianti e Crete senesi. A fronteggiarla ci sarà il primo cittadino di Monticiano, Alessio Serragli, in ballo con varie liste civiche e l’appoggio del centrodestra.
Rapporti di forza abbastanza definiti infine per l’elezione dei Consigli nelle altre province: centrosinistra saldamente verso la maggioranza a Firenze e Prato, qualche incognita in più a Livorno, centrodestra blindato ad Arezzo e con buone possibilità a Pisa.
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