“Siamo una capitale industriale, non un parco a tema”
20 Settembre 2023IL “MONTE” DELLA DISCORDIA
20 Settembre 2023Nardella smorza il no di Fossi: mai detto stop alla Borsa. FdI: decidano i manager
Mauro Bonciani
La destra all’attacco, i sindaci Pd in difesa dopo la frenata sulla quotazione in Borsa della multiutility. Lunedì è arrivato il vertice tra il segretario regionale dem Emiliano Fossi ed i sindaci di Firenze, Prato ed Empoli, soci forti con Pistoia della multiutility e il comunicato congiunto sul «processo di quotazione sospeso» per «approfondire le varie ipotesi in campo di finanziamento», prendendosi «tutto il tempo necessario». Ieri Dario Nardella ha smorzato il no uscito dal vertice in cui si è imposta la linea di Fossi e della maggioranza Schlein. «Sulla multiutility non abbiamo mai parlato di stop alla quotazione in Borsa — ha detto il sindaco di Firenze ai cronisti — Abbiamo deciso unanimemente di prenderci tutto il tempo necessario per approfondire ogni forma tecnica per il finanziamento del piano industriale della nuova multiutility. Rivendico il grande successo di questa società, per i cittadini e le famiglie».
Su investimenti e impianti ha chiesto chiarimenti in commissione regionale ambiente Alessandro Capecchi (FdI) — «Senza la quotazione in Borsa da dove arriveranno i fondi?» — che ha reso noto anche l’esistenza di una lettera con cui Alia rinuncia a realizzare il gassificatore di Empoli. La presidente della commissione Lucia de Robertis (Pd) ha quindi rinviato la commissione a lunedì, così da acquisire la lettera e poi votare il parere. Il piano regionale dei rifiuti andrà in aula il 26 e 27 settembre, a due anni esatti dalla prima comunicazione dell’assessore all’ambiente Monia Monni.
L’incertezza alimentata dalla decisione del vertice Pd ha offerto al centrodestra argomenti per attaccare. «Il Pd non può governare la Toscana in base agli umori della segreteria del partito — attacca Francesco Torselli, capogruppo di FdI in Regione — Il progetto multiutility è una sfida che ha coinvolto tutti gli amministratori locali e che occorre vincere per garantire ai toscani servizi pubblici adeguati. Sulla quotazione in Borsa devono decidere i manager che saranno chiamati a guidare l’azienda, non la politica per compiacere il leader di turno». Dura anche Forza Italia. «Sulla multiutility decidono il segretario Pd e tre sindaci dem senza neppure consultare i municipi attraverso i loro Consigli comunali — dice il capogruppo in Regione, Marco Stella — Fatta così, è solo un poltronificio senza politiche industriali e prospettive chiare». Anche Sinistra Progetto Comune, Movimento 5 Stelle e Sinistra Civica Ecologista attaccano: «Il Pd prende solo tempo in vista del voto del 2024».
Mentre Alia si tira fuori dalle polemiche politiche. «L’azienda conferma di essere unicamente impegnata nell’elaborazione di un serio piano industriale — dice con una nota — Con l’obiettivo di definire una strategia solida e coerente per il futuro di un progetto fondamentale, che faccia della Toscana la regione più sostenibile del Paese, contenga e riduca le tariffe dei servizi pubblici e garantisca la qualità del lavoro». Ma mette fretta ai soci: «Entro il mese di ottobre il piano industriale definirà strategie, obiettivi e possibilità di sviluppo della multiutility, indicherà possibilità di finanziamento e permetterà agli azionisti di effettuare le migliori e più opportune valutazioni» .
https://corrierefiorentino.corriere.it/