Rolling Stones di amore e rabbia
Mick Jagger
Keith Richards
LUCA DONDONI
LONDRA
«Sì, siamo ancora dei musicisti arrabbiati e se fosse stato per noi tutte le tracce del nuovo album Hackney Diamonds si sarebbero intitolate Angry (arrabbiato, trad.) come il singolo che pubblichiamo oggi». Mick Jagger, Keith Richards e Ron Wood sono in una forma spettacolare, scherzano sul nuovo lavoro, il 24° della loro discografia inedita, che vedrà la luce il prossimo 20 ottobre; incontrarli, come sempre, trasforma il momento in un’esperienza unica. L’anagrafe non è un’opinione eppure i tre riescono a renderla opinabile. Mick ha compiuto 80 anni a luglio, Keith li compirà a dicembre, Ron ne ha 76 suonati ma con buona pace di tutti i rocker attivi su questo pianeta, quella di ieri è stata la conferenza stampa di una band da 250 milioni di dischi venduti nel mondo, piena di energia e capace di segnare la vita di intere generazioni. Le più importanti testate giornalistiche del pianeta hanno risposto alla convocazione arrivata nelle redazioni lo scorso luglio: «Siamo all’Hackney Empire Theatre di Londra, uno dei posti più belli e storici di questa città – ha detto il re dei talk show americani Jimmy Fallon che ha abbandonato per due giorni il suo Late Night Show ed è qui a fare da moderatore fra giornalisti e star -. Su questo palco si sono esibiti Charlie Chaplin, Louis Armstrong, Judy Garland, Duke Ellington ma oggi celebriamo un altro pezzo di storia della musica». Vero.
«Ci abbiamo messo diciotto anni per realizzare un disco nuovo perché siamo pigri – dice Mick sapendo di mentire ma ricordando che A Bigger Bang uscì esattamente il 6 settembre del 2005 – ed estremamente perfezionisti. Pubblichiamo dischi quando realmente li amiamo e non lo facciamo se non siamo felici del risultato». Sentimenti che da sessant’anni soddisfano milioni di fan: «Il disco si sarebbe potuto intitolare “Hit & Run” o “Smash & Grab” ma – spiega Keith – ha vinto Hackney Diamonds anche per celebrare il fatto che siamo una band di Londra e ci teniamo ai nostri monumenti. Ah, ci tengo, nel disco c’è anche Charlie Watts che ci ha lasciati circa un anno fa ma è presente in Mess It Up e Live by the Sword registrate nel 2019. Lui manca molto, la sua batteria è il nostro ritmo interiore».
In totale dodici canzoni concepite e registrate tra Giamaica, Los Angeles, Londra, Bahamas e perfezionate agli storici Electric Lady Studios e Hit Factory di New York. Jimmy Fallon, Mick e Keith non li citano perché la comunicazione su questi grandi nomi verrà fatta a tempo debito, ma si sa che in Hackney Diamonds ci sono Paul McCartney, Lady Gaga, Stevie Wonder e l’ex bassista dei Rolling Stones Bill Wyman richiamato per Live by the Sword. «Lady Gaga – dice Ron a bruciapelo – è stata davvero brava» ma si zittisce subito per non bruciare il lancio futuro. In tanti chiedono ai Rolling se fra tutte le loro hit c’è una canzone preferita. Mick non ha dubbi: «No, non ce l’ho, davvero». Keith sincero e diretto risolve la questione con due titoli: «Gimme Shelter e Jumpin’ Jack Flash, quando le suono mi diverto moltissimo». Fallon stuzzica: «Quando guardate le vostre fan dal palco avete mai pensato: questa me la sposo»? «No, ma ne ho visti molti scambiarsi l’anello davanti a me» confessa Mick mentre Keith ancora una volta spiazza tutti: «Matrimoni non me ne ricordo, ma se potessi le sposerei tutte io».
Bella la scelta di lanciare la nuova Angry con un video diretto da Francois Rousselet e per protagonista l’attrice nominata agli Emmy Sydney Sweeney (The White Lotus, Euphoria) mentre scivola tra le curve del Sunset Boulevard di Los Angeles su una Mercedes Pagoda Rossa. Ai lati della strada i grandi cartelloni pubblicitari rimandano le foto degli storici live dei Rolling dagli esordi a oggi che si animano portando in primo piano i volti iconici dei quattro rocker. Fallon oltre che a far da intrattenitore e presentatore dell’evento è collegato su YouTube in diretta streaming con tutto il mondo e raccoglie la domanda di un fan che cita una canzone del disco intitolata Sweet Sounds of Heaven. «È un gospel molto appassionato, per cui Mick ti chiedo il perché di questa preghiera in musica». Keith entra gamba tesa e non dà al suo cantante il tempo di rispondere: «Ma se non sei mai stato in chiesa nemmeno una volta»? La platea scoppia in un applauso ma Mick serissimo: «So esattamente come sono fatte le chiese (ne mima la forma con le mani, ndr)! Sono quei palazzi con le volte a triangolo e tante colonne». Non si chiede al diavolo se frequenta la casa del suo concorrente, non te lo dirà mai.