I recalcitranti
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6 Marzo 2024Super Tuesday: in Virginia, North Carolina e Vermont vincono Biden e il tycoon
V. Ma.
Washington È arrivato il Super Tuesday. Milioni di americani in 15 Stati e nel territorio di Samoa americana sono andati a votare nelle primarie. Nella notte i primi dati. Il presidente Biden (che ha vinto i caucus in Iowa) ha prevalso, secondo le proiezioni, anche nelle primarie in Virginia, North Carolina e Vermont. In questi tre Stati tra i repubblicani trionfa Trump. Il tycoon era già stato vincitore di 9 su dieci sfide, contro Nikki Haley, che ha prevalso solo nella capitale Washigton DC. Fino a ieri la sua unica rivale si era impegnata a restare in corsa fino al Super Tuesday per dare agli elettori anti Trump il diritto di far sentire la propria voce, senza chiarire però cosa avrebbe fatto dopo. Parlando a Fox News, ha ribadito che non correrà mai da indipendente ma ancora una volta non ha voluto promettere che in caso di ritiro sosterrà Trump.
Alla vigilia del voto, i sondaggi suggerivano che Trump avrebbe vinto, se non tutte, la stragrande maggioranza delle sfide. La lista completa dei 15 Stati: Alabama, Alaska, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont, Virginia. In Texas e in California, dov’erano in ballo la maggior parte dei delegati, Trump era avanti di 30 punti percentuali su Haley. L’ex presidente è forte di una serie di vittorie nei tribunali. La Corte suprema ha accettato di ascoltare il suo appello sull’immunità presidenziale, che indipendentemente dal verdetto ritarderà uno dei suoi processi penali (potenzialmente fino a dopo il voto di novembre). Lunedì un’altra sentenza della Corte suprema ha respinto la squalifica dell’ex presidente dalle schede elettorali delle primarie in Colorado e altri Stati.
Era matematicamente impossibile che Trump potesse arrivare con il voto del Super Tuesday ai 1.215 delegati necessari per ottenere la nomination repubblicana alla Casa Bianca (attualmente ne ha 244 contro i 43 di Nikki Haley), ma il suo obiettivo era di aggiungerne 773 per condurlo ad un passo dall’incoronazione che potrebbe avvenire dopo le primarie del 12 o del 19 marzo.
Le primarie democratiche sono più scontate, con Joe Biden come unico vero candidato. Ma il partito — pensando a novembre — guarda attentamente l’affluenza come pure il successo delle iniziative «uncommitted»: il voto di protesta «non schierato» è stato adottato, sull’esempio del Michigan, anche da attivisti del Minnesota che criticano la politica di Biden in Israele. Trump, intervistato da Fox News sulla guerra a Gaza, ha detto ieri che Israele deve «porre fine al problema», ma non ha fornito dettagli su ciò che farebbe se venisse rieletto. Con un breve messaggio, senza dare endorsement , la cantante Taylor Swift — che nel 2020 sostenne Biden e secondo la base trumpiana è un «asset» dei democratici — ha invitato i suoi 282 milioni di follower su Instagram a votare.