Rosignano Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina, Massa e Cozzile, San Giuliano Terme e Bibbona sono solo alcuni dei Comuni toscani dai quali arrivano i van neri o argentati degli Ncc, noleggio con conducente. Ma per le vie del centro storico di Firenze la Toscana non è l’unica regione rappresentata. Ci sono, infatti, Perugia, Rieti e Nerola, un piccolo paese alle porte di Roma. L’invasione dei mezzi per turisti si può toccare con mano ad ogni divieto infranto. Parcheggi di fortuna con le doppie frecce, ad esempio in via dei Pecori e in piazza Pitti, violazione di alcune zone di transito e qualche autista che abbandona il mezzo parcheggiato mentre si addentra per le strade della città. Le vetture che arrivano da fuori Firenze usufruiscono dell’intermediazione di piattaforme online, cooperative e convenzioni con gli alberghi. « Sono di Firenze, ma, ad esempio, questa domenica ho ottenuto tramite una piattaforma un servizio per andare a prendere dei turisti a Napoli, portarli qua e stare dietro a loro – racconta un autista con il contrassegno di Cavriglia, che si appoggia al circuito 01 International –. Lavoriamo su tutta Italia » . Un altro col contrassegno di Figline Valdarno, invece racconta di avere « più di una convenzione con gli hotel del centro per andare a prendere i clienti e riportarli in hotel » . A fronte delle poco più di 100 autorizzazioni rilasciate dal comune di Firenze, le auto nere sbucano a ogni curva in direzione degli alberghi più lussuosi e nei punti di interesse in cui raccogliere i clienti. I parcheggi fantasiosi non lasciano intatto nessuno spazio: si parcheggia sulle strisce pedonali, nei posti riservati ai taxi, sui marciapiedi. La sosta in uno stallo dovrebbe avvenire con l’autista a bordo e solo nei minuti per cui è necessario aspettare che i propri clienti finiscano di fare shopping o la visita guidata. Invece, in alcuni casi, la macchina rimane ferma per quindici, venti minuti dopo la fine di un servizio, per poi ripartire, come nel caso di un guidatore di Montevarchi in sosta all’altezza di via Martelli. In altri casi le uniche tracce che restano della presenza degli Ncc sono i mezzi stessi, perché gli autisti non ci sono. Eppure, almeno che non si tratti di una giornata in cui il servizio non ha un attimo di sosta, con prenotazioni ravvicinate una dopo l’altra, le vetture dovrebbero rientrare in rimessa, come spiega Filippo, che ha il contrassegno di Quarrata a fianco della targa: «Oggi farò 15 ore di servizio, di cui 8 ad aspettare, ma andare in rimessa è fondamentale sia perché ci permette di riposarci sia perché sono momenti in cui possiamo pulire l’auto per i clienti successivi» racconta. Non tutti, però, rispettano queste indicazioni: « Sui furbetti noi singoli autisti non possiamo avere occhi per tutti».
Della situazione, che va avanti ormai da mesi, si è accorto anche il Comune, che tramite l’assessore alla Mobilità e al trasporto pubblico locale, Stefano Giorgetti, a giugno aveva annunciato « controlli per capire le dimensioni del fenomeno » . Oggi a che punto sono? « C’è stato un miglioramento, ma bisogno fare ancora qualcosa per regolamentare il servizio dei noleggi con conducenti. Ad esempio, negli stalli alla stazione la sosta ancora non è rispettata, nonostante sia stato detto più volte che così non va bene – spiega – . Le criticità ci sono con diverse macchine che vengono da fuori città e, in qualche caso, anche da fuori regione. Parcheggiano sui marciapiedi, transitano in zone dove non potrebbero, come Borgo San Jacopo. Siamo in contatto con le categorie, ma con tanti mezzi che arrivano da fuori non è facile. I controlli sono complicati da fare perché bisogna assicurarsi di com’è stata fatta la prenotazione e le procedure richieste. La polizia municipale della zona centro, comunque, è stata allertata e i controlli continueranno». Per quanto riguarda il costo, invece, di un servizio Ncc bisogna vedere quale tipo di servizio si richiede. Il transfert dall’aeroporto di Peretola a un hotel del centro? Dagli 80 ai 100 euro, come raccontano alcuni autisti. Otto ore di servizio tra gli Uffizi, piazzale Michelangelo e le vie dello shopping? 480 la macchina, 530 euro il van: « Un prezzo da amico » , spiega un conducente fiorentino. Per una gita fuori porta, un transfert nel Chianti arriva a 200 euro ( qualcuno di più), mentre per uno in Maremma, andata e ritorno, arriva anche a 700. Se poi si deve partecipare a un evento, le cifre si potrebbero alzare, perché come spiega un autista di Scandicci: «Per i matrimoni, per esempio, costano di più e poi siamo ancora in alta stagione, siamo pieni di prenotazioni per tutto il resto del mese».
— l.pi. g.tu.