The Beatles – While My Guitar Gently Weeps
20 Luglio 2024Oggi qui Domani là. Io vado e vivo così
20 Luglio 2024Iv stile Margherita? Intanto l’assemblea slitta
Tensioni per la nuova rotta tracciata da Renzi, c’è chi teme fughe verso Forza Italia
Giorgio Bernardini
Da «era l’ora!» allo spettro delle fughe verso Forza Italia. Italia viva è in piena autoanalisi e agosto segnerà molte delle scelte sul suo futuro. La strada del partito pare tracciata da Matteo Renzi: anche in Toscana si va verso la costruzione di una sorta di «Margherita 2.0», rappresentante dei moderati in una coalizione di centrosinistra. Dopo l’intervista all’ex premier, pubblicata ieri dal Corriere della Sera , gli orizzonti sono chiari, ma questo non vuol dire che la discussione dentro Iv — nata 4 anni fa e ora in crisi d’identità — non sia accesa. Tanto da rinviare l’assemblea regionale che ieri avrebbe dovuto fare il punto della situazione dopo la sconfitta alle Comunali e alle Europee, eleggendo il nuovo coordinatore toscano dopo le dimissioni di Nicola Danti. Il nome designato era quello dell’ex deputato di Montecatini Edoardo Fanucci, ma le ultime ore hanno rimesso tutto in discussione.
Rinviata a settembre l’assemblea, sarà un agosto di fuoco dentro Iv: da una parte, maggioritaria nella classe dirigente, c’è chi tira un sospiro di sollievo per l’auspicata riconciliazione col Pd (anche se non è ancora chiaro il prezzo politico da pagare); dall’altra quelli che non vogliono sentir parlare di Pd e M5S, diffusi soprattutto nella base. Esattamente un anno fa il consigliere regionale di Iv Maurizio Sguanci si lanciava nella sua avventura estiva in Forza Italia, per poi far ritorno tra i renziani con i primi venti autunnali. Ed è proprio questa una delle principali paure dei dirigenti di Iv e dello stesso Renzi, la possibile fuga verso la scialuppa azzurra.
I malumori si moltiplicano sottovoce e si contrappongono ai pubblici rallegramenti per la virata del leader. È il caso del presidente del gruppo Italia viva in Consiglio regionale Stefano Scaramelli, che con l’arrivo del caldo rispolvera il tatuaggio del «Che» sulla spalla (destra): «Non ho mai nascosto le mie idee, i miei valori, il senso del mio impegno politico. Sono un uomo di sinistra da sempre. Con simbologia scolpita più che sulla pelle nel cuore. In questi lunghi 5 anni l’esperienza di Italia viva è stata determinante in Italia come in Toscana. Si è concluso un ciclo. Una fase. Oggi condivido con forza la necessità espressa da Matteo di un nostro collocamento politico come forza di centro che guarda a sinistra. Un collocamento che deve essere strutturale, autonomo, mai subalterno ma rispettoso di nuovi o vecchi alleati».
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