Massa, alta tensione tra FdI e Lega «Brutta pagina per il centrodestra»
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Allora, basta prendere il rifiuto della Ferretti, copiare alcune caratteristiche, non tutte, del Pacciani e si trova la Fabio, la nuova proposta che Fratelli d’Italia porterà al tavolo degli alleati. Con la Ferretti le analogie sono decisamente più marcate. Ambedue vengono da un loro rifiuto precedente, ambedue alla fine di un percorso fatto dai due partiti costellato di rifiuti: insomma due rattoppi. Le differenze della Fabio rispetto alla candidata del Pd sono più marcate, il diniego iniziale ha frantumato il centrodestra, ma se avesse accettato da subito non ci sarebbe stata la confusione in cui è stato gettato l’elettorato, al di là di ciò che si è determinato per la cattiva gestione del Montomoli. L’altra differenza non di poco conto è che la scelta della candidata del Centrodestra è stata fatta da Roma. Nella Capitale avrebbero altresì imposto che i tre partiti vadano insieme nonostante ciò che è successo a Massa. Poi un breve corso accelerato per le due candidate in modo da dare una parvenza di conoscenza delle tematiche cittadine, e il gioco è fatto. La Ferretti, riesce a sopperire alle lacune con il metodo, avendo alle spalle le attitudini dei politici; staremo a vedere invece cosa riuscirà a fare la Fabio in questo brevissimo lasso di tempo che la separa dalle elezioni. Nota finale: a detta degli “esperti” l’esperienza delle liste civiche del Polo sarebbe dovuta entrare in crisi rapidamente, non tutti i movimenti sarebbero riusciti a fare le liste e la scelta del candidato così lontano dalle elezioni lo avrebbe sfiancato prima del traguardo. Ebbene è semplice replicare che non solo le liste da sei sono diventate sette, che il tempo per Pacciani è stato utilizzato correttamente per il confronto con i cittadini e per la sua formazione come risulta dalle continue prese di posizione su qualsiasi tema in discussione. Tutto ciò mentre il Centrosinistra non ha ancora definito l’arco delle alleanze e ha visto nascere una lista con relativa candidata di Cinquestelle. Il Centrodestra è riuscito a fare l’incredibile, in competizione con il gruppo del Ricciarello magico (Castagnini) che ha occupato le istituzioni a fini elettorali (la nomina ad assessore di Chiti sta lì a testimoniarlo), portando al proprio interno diversi mal di pancia mentre Montomoli, per responsabilità di altri sarà, con molta probabilità, costretto a gareggiare da solo. I partiti sono entrati in uno stato di fibrillazione. Se si dovesse fare un ragionamento tutto politico basterebbe solo sottolineare che questo è il frutto di cinque anni della gestione De Mossi, della subordinazione del Centrodestra al gruppo del Ricciarello magico, al trasversalismo che ha visto parti del Pd così come alcuni del Terzo polo (Scaramelli, Chiti) “dialogare” con settori che hanno fatto parte organica dell’attuale amministrazione (il gruppo del Castagnini). Se aggiungiamo i silenzi della Ferretti (Ceccuzzi), ecco che le elezioni del 2018 diventano trasparenti finalmente leggibili .
Fibrillazioni a Siena 2023030453930546
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