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8 Giugno 2022
Il capo leghista: FdI ci impedirà di vincere subito a Parma. La replica: visione strabica, consiglio prudenza
Cesare Zapperi
MILANO «Salvini ha una visione un po’ miope? No, diciamo un po’ strabica… Consiglio maggiore prudenza». È secca e bruciante la replica che Giorgia Meloni manda a stretto giro di posta a Matteo Salvini che aveva accusato Fratelli d’Italia di rendere difficile, se non impossibile, la conquista del Comune di Parma causa l’appoggio ad un candidato (Priamo Bocchi) diverso da quello sostenuto da Lega e Forza Italia (Pietro Vignali).
A quattro giorni dal voto, tra i due principali leader del centrodestra rispuntano vecchie, e mai risolte, ruggini e differenze di vedute. La scintilla arriva dal segretario del Carroccio che, dopo aver premesso di non «voler attribuire colpe», sottolinea: «Faccio l’esempio di Parma, dove un centrodestra compatto probabilmente avrebbe vinto anche al primo turno ma la scelta di FdI di correre da sola, anche contro il centrodestra, probabilmente ci impedirà di vincere al primo turno. Ma non sto qui a fare processi».
Meloni non la prende bene e risponde citando altre città in cui sono stati gli alleati a fare scelte diverse: «Qualcuno mi dica di Forza Italia a Verona o della Lega a Messina, perché io sto sostenendo un candidato di Forza Italia e loro hanno fatto un’altra scelta con De Luca. In alcuni casi non siamo riusciti per ragioni che sono territoriali». La presidente di Fratelli d’Italia taglia corto: «Che si scarichi sempre la colpa su FdI non lo accetto perché abbiamo lavorato più di tutti per l’unità».
Ma non ci sono solo le Amministrative. Salvini stuzzica l’alleata anche sul governo: «Ha scelto la via dell’opposizione e questa legittima scelta nel breve periodo paga più che stare al governo con Letta, Renzi e Conte». Replica immediata: «Quando FdI decise di non sostenere Draghi si parlò di scelta suicida. Oggi si dice l’esatto contrario. Io penso che non paghi l’opposizione di Fdi ma il fatto che se diciamo una cosa la facciamo».