Il Turner ritrovato
24 Gennaio 2025David Bowie – I Can’t Give Everything Away
24 Gennaio 2025Scontro sull’intelligenza artificiale
dalla nostra corrispondente Viviana Mazza
New York Un «intervento» per controllare Elon Musk: a chiederlo non è «l’opposizione», ma sono voci all’interno del mondo trumpiano. L’annuncio di martedì fatto dal presidente Trump di una joint venture tra OpenAI, SoftBank e Oracle che investirà 100 miliardi (e nel giro di 4 anni fino a 500 miliardi) per l’intelligenza artificiale non è piaciuto a Musk, che ha dichiarato sul suo social X che le aziende coinvolte «non hanno davvero i soldi».
«Non so, spero che li abbiano, sono molto ricchi», ha detto Trump ieri ai giornalisti, suggerendo che il progetto non sia comunque a rischio e spiegando che gli amministratori delegati coinvolti sono persone «intelligenti». Poi, con un sorriso: «Elon odia una di queste persone». Ma ha aggiunto: «Anche io odio alcune persone». La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt aveva dichiarato a Fox News il giorno prima: «Gli americani dovrebbero credere alle parole del presidente Trump e di questi ceo. Gli investimenti arriveranno».
Le parole di Trump arrivano dopo che Steve Bannon, il suo ex stratega nel 2016, ha rilanciato lo scontro con Musk, dicendo al sito Politico che serve un intervento di Susie Wiles, capo dello staff della Casa Bianca, per «tenere a freno» il miliardario. In un’intervista esclusiva con il Corriere prima dell’insediamento, Bannon ci aveva detto: «Il suo unico obiettivo è diventare trilionario. Farà qualsiasi cosa per assicurarsi che ogni sua azienda sia protetta o abbia un accordo migliore o faccia più soldi». L’altro ieri Bannon ha dichiarato a Politico che Musk sta «portando le sue vendette personali nell’amministrazione». Secondo il sito, anche lo staff di Trump è «furioso» per l’uscita di Musk. Il commentatore radio conservatore Erick Erickson ha scritto social X: «Credo che stia diventando Icaro».
La rivalità tra Musk e Altman è iniziata anni fa: entrambi hanno contribuito a fondare OpenAI e si sono scontrati su chi dovesse gestirla. Musk ha fatto causa all’azienda accusandola di aver tradito gli obiettivi di ricerca non-profit e si è rivolto ad un tribunale della California per impedire che operi come un’azienda. Musk ha lanciato una sua società rivale nel settore dell’intelligenza artificiale, chiamata xAI, e sostiene che la concorrenza di OpenAI — supportata da Microsoft — è sleale.
Altman ha risposto a Musk sul social X che si sbaglia sul fatto che non abbiano i soldi. «Questa è una grande cosa per il Paese. Mi rendo conto che ciò che è grande per il Paese non è sempre ottimale per le tue aziende, ma nel tuo nuovo ruolo metterai per lo più l’America First al primo posto».
Bannon ci aveva detto di apprezzare invece l’eventuale contributo finanziario di Musk a movimenti di estrema destra in Europa: «Spero che stacchi assegni». Nei mesi passati Musk aveva dichiarato che il partito Reform UK di Nigel Farage era «l’unica speranza» per la Gran Bretagna e Farage si aspettava una donazione; ma Musk ha criticato Farage a Natale, anche se il partito Reform dice che i rapporti restano buoni. Un socio di Musk suggerisce al Financial Times che finanziare l’opposizione britannica potrebbe non essere opportuno ora che fa parte del governo Usa.