Colpo di spugna
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10 Gennaio 2024Milano
Luigi Ferrarella
Nuovo fronte giudiziario, insidioso in prospettiva per il possibile coinvolgimento in contestazioni di concorso in bancarotta di «Ki Group srl», per la ministra del Turismo Daniela Santanchè. La sezione fallimentare del Tribunale di Milano ha dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale della società dell’alimentare biologico, nel cui consiglio Santanchè era stata in passato e di cui aveva avuto alcune quote, restando poi sino a inizio 2022 alla guida di Bioera controllante Ki Group. La società puntava invece a essere ammessa al concordato semplificato, ma i giudici fallimentari hanno osservato che il piano di risanamento, «fondato integralmente e in modo unidirezionale sull’offerta irrevocabile di acquisto degli assets da parte di Bioera (previo investimento nella società terza Verde&Bio), sono divenuti manifestamente irrealizzabili» da quando Bioera stessa «è entrata in composizione negoziata per uno stato di squilibrio patrimoniale o economico che rende probabile la crisi», come rimarcavano i pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi. I giudici avevano chiesto lumi alla società, ma «le precisazioni fornite non sono state esaustive né soddisfacenti, e non consentono di confidare ragionevolmente, anche nel prossimo futuro e in corso di procedura, nella effettiva realizzabilità e stabilità degli apporti di Bioera da cui dipende ineludibilmente l’intera esecuzione del piano concordatario e l’adempimento della proposta di Ki Group».
Il giudice delegato Francesco Pipicelli con i colleghi Caterina Macchi e Sergio Rossetti ha fissato l’adunanza dei creditori il 7 maggio per l’esame dello stato passivo, mentre il curatore Carlo Pagliughi inizierà a fare l’inventario dei beni. L’apertura della liquidazione giudiziale è in sé condizione per una possibile iscrizione nel registro degli indagati, per concorso in bancarotta, di quegli amministratori che il curatore e i pm dovessero individuare come corresponsabili del dissesto da «8,6 milioni di passivo esposto in ambito concordatario».