Chiara Ferragni parla ai suoi 27,7 milioni di follower e si lancia contro Giorgia Meloni e il diritto negato di abortire. Fratelli d’Italia nella regione Marche ritenuta laboratorio della destra a trazione meloniana, ha rifiutato il protocollo nazionale sulla pillola abortiva, e l’influencer ha condiviso su Instagram un post sull’argomento che avverte sul pericolo di vittoria alle elezioni della destra. «Ora – ha commentato Ferragni – è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano». La storia su Instagram è arrivata lo stesso giorno in cui Meloni ha fatto partire la sua campagna elettorale da Ancona.

LE MARCHE

La misura come raccontato su Domani era stata giustificata dal capogruppo di FdI in consiglio, Carlo Ciccioli, medico, dicendo che «siccome la nostra società non fa figli, possiamo essere sostituiti da persone che provengono da altre etnie». Non tutti però si sono dimostrati d’accordo nemmeno all’interno di Fratelli d’Italia. La coordinatrice e consigliera regionale Leonardi ha bollato le parole come «opinioni personali» e ridimensionato la mossa del governatore sulla Ru486, spiegando che «la giunta sostiene la piena applicazione della legge 194».

Secondo gli ultimi dati tuttavia, le Marche sono tra le 11 regioni con ospedali in cui tutti i medici sono obiettori di coscienza.

IL PD

Valeria Fedeli, dem che in passato si era ritrovata a difendere la libertà di espressione del marito di Ferragni, Fedez, in commissione di vigilanza Rai, oggi si schiera con lei. Quando il rapper aveva criticato al concerto del Primo Maggio la Lega e le sue posizioni contro il ddl Zan contro l’omotransfobia aveva ribadito l’importanza di permettere all’artista di dare la sua versione dei fatti.

Adesso ha apprezzato il gesto di Ferragni. «Brava Chiara Ferragni! – ha scritto in una nota –. Difendiamo l’aborto, la maternità consapevole e la salute delle donne. Nella Regione Marche, laboratorio della destra più nera, i diritti sono sotto attacco. Rischiamo ora che lo siano in tutta Italia. Chiediamo a Meloni: cosa pensa, onorevole, della Legge 194?».

LA POSIZIONE DI MELONI

Meloni, dopo aver fatto discutere perché nella sua autobiografia ha scritto che sua madre avrebbe deciso di farla nascere cambiando idea sull’aborto, più volte si è espressa per ridurre al minimo la decisione di interrompere la gravidanza. In Campidoglio, dove è stata consigliera nella passata amministrazione, aveva presentato insieme a Rachele Mussolini, nipote del duce, e Andrea De Priamo, oggi candidato in parlamento, una mozione sponsorizzata dai pro vita che prevedeva finanziamenti per i «Centri di aiuto alla vita» e l’istituzione della “Giornata della Famiglia”.