Dorian Gray, Renzi e il Pd
13 Novembre 2022COMUNICATO STAMPA: CARO MENSA COMUNALE SENESE
13 Novembre 2022FdI sdogana il bis di De Mossi ma il braccio di ferro con la Lega ora è sul sindaco di Massa
Appianate le divergenze a Siena, sicura la convergenza a Pisa, è scontro su Persiani
Niente problemi sul bis di Michele Conti a Pisa. E dopo settimane ad alta tensione nei giorni scorsi è arrivato l’ok di Fratelli d’Italia anche su Luigi De Mossi a Siena, che tuttavia si è preso qualche giorno per pensarci. Ma è su Francesco Persiani a Massa che adesso scatta il braccio di ferro: la Lega vuole il bis dell’avvocato legatissimo alla coppia di ferro del salvinismo toscano Ceccardi- Barabotti ma il colonnello toscano della premier Giovanni Donzelli vuole sostituirlo con un meloniano dal pedigree puro come Marco Guidi, assessore e coordinatore provinciale Fdi. Per spedire Persiani alla guida di una partecipata di peso. « Squadra che vince non si cambia, confermiamo Persiani » chiede da giorni il deputato leghista Andrea Barabotti. « Noi abbiamo proposto Guidi. Poi vediamo» ribattono dal quartier generale meloniano toscano. E la contesa è aperta.
A 200 giorni dalla tornata cloudelle amministrative 2023 nel centrodestra toscano esplode lo scontro. Fu l’arrembante epopea salviniana a trascinare ai ballottaggi nel 2018 i tre sindaci del centrodestra nelle storiche roccaforti della sinistra Siena, Pisa e Massa. Poi però la Lega ha lasciato per strada voti, iscritti e classe dirigente. Adesso sono i meloniani a dare le carte. E puntano a ribaltare gli equilibri. Quantomeno ad ottenere un altro sindaco nella loro orbita dato che tanto De Mossi quanto Persiani sono più legati a Salvini. Inizialmente il disegno meloniano puntava a Siena. Con De Mossi i rapporti Fdi non sono mai stati splendidi in questi anni. E nelle scorse settimane più di un preavviso informale di “sfratto” è stato recapitato al sindaco. Per cui era stata anche ipotizzata un’exit strategy con un incarico da consulente al Ministero dell’Economia. Poi però Fdi ha realizzato di non avere candidature di fiducia pronte per la città del Palio dopo che Michelotti è stato spedito in Parlamento. Donzelli ha chiesto così a De Mossi di riprovarci. Una risposta è attesa per i prossimi giorni. E il tentativo meloniano è ora dirottato su Massa. Persiani ha l’ok della Lega, che presto potrebbe avere nel sindaco di Montecatini Baroncini il nuovo coordinatore regionale. Ma nè Fdi nè Forza Italia ci stanno. E alla fine il riequilibrio chiesto dai meloniani potrebbe spingere Guidi. Uno scenario di guerre di potere quantomeno con una strategia. All’opposto, il Pd fatica a trovare nomi. A Pisa dopo contorcimenti infiniti pare il centrosinistra possa convergere sul presidente Acli Martinelli ma non si sa se il Terzo Polo ci starebbe. A Siena il rettore uscente Frati ha detto no e il Pd ora valuta l’ex-ex rettore Angelo Riccaboni. Ma anche qui Iv difficilmente ci starà. Nemmeno a Massa il Pd ha un nome. Se perdesse 0-3 nei capoluoghi le cose per le regionali 2025 non si metterebbero bene. — e.f.