Firenze ha formalizzato la richiesta di entrare in “ Q& S”, la società di proprietà dei Comuni della Piana che fa refezione
di Antonino Palumbo
Semaforo verde dal Comune di Firenze alla rivoluzione del servizio di refezione scolastica. La giunta comunale ha formalizzato l’ok al passaggio da un modello gestionale di servizio dato in appalto al modello ‘in house’, dando mandato all’assessorato competente di formalizzare la richiesta dell’ingresso nella società ‘ Qualità & servizi’ e chiedendo a questa di acquisire la disponibilità dei Comuni soci all’ingresso in società del Comune di Firenze. Un percorso che, nei piani, verrà completato a fine settembre, mentre la partenza della nuova gestione è fissata per l’anno scolastico 2025-2026.
«È un provvedimento importante su vari fronti – spiega Sara Funaro, assessora all’Educazione del Comune di Firenze – dall’educazione alimentare alla filiera corta, passando per il lavoro. Sul fronte della qualità del servizio, puntiamo al massimo possibile, considerando anche che per molti bambini quello può essere l’unico pasto completo. Dal punto di visita occupazionale, il nuovo modello è sinonimo di attenzione per la stabilità lavorativa. E infine c’è il discorso della filiera corta: ‘Qualità & servizi’ lavora molto con le aziende locali e, perciò, aumentare i pastivuol dire sostenere la filiera agroalimentare del territorio».
Firenze sarà la settima sorella di ‘Qualità & servizi’, società per azioni completamente pubblica, di proprietà dei Comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano, Carmignano e Barberino di Mugello. Nei prossimi mesi, i consigli comunali dovranno dare l’ok all’ingresso di Firenze nel sodalizio, che verrà ratificato dall’assemblea degli azionisti a 180 giorni dalle perizie di rito, a fine settembre. Il ‘si’ della giunta comunale fiorentina è arrivato invece dopo una serie di contatti e incontri fra le direzioni ‘Istruzione’ e ‘Gare, appalti e partecipate’ del Comune di Firenze e la società Qualità e servizi, che ha visionato i centri cottura dell’amministrazione. Placet determinante all’operazione è stato quello di CibuSalus, società spin- off dell’Università di Padova e Sinloc, per la quale l’ingresso del Comune di Firenze in ‘ Qualità & servizi’ consentirebbe una maggiore qualità e sostenibilità dei processi produttivi, nel completo rispetto dei nuovi Criteri ambientali minimi (Cam) che la nuova società riuscirebbe a garantire in maniera più efficace ed efficiente.
« Un percorso lungo per un cambiamento importante – commenta l’assessore alle Partecipate, Giovanni Bettarini – con il quale cerchiamo di riprendere il percorso di produzione dei pasti e avvicinare il tema della mensa a un percorso educativo, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, alla filiera corta e al territorio». Prossimo passo del percorso verso il nuovo servizio di refezione scolastica del Comune di Firenze sarà la redazione del piano industriale da parte di ‘Qualità & servizi’, per verificare nel dettaglio sia il mantenimento degli standard qualitativi della società sia il rispetto di condizioni che garantiscano la sostenibilità economico-finanziaria della nuova società. Per Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino, l’ingresso di Firenze e la reinternalizzazione del servizio mensa in un’azienda completamente pubblica rappresenta «un fatto importantissimo per tutti i nostri Comuni » e, per Q& S, « il coronamento di questi anni di lavoro e la conferma che quando ci sono volontà politica e chiarezza negli obiettivi il pubblico è capace meglio del privato di centrare l’eccellenza». Falchi sottolinea gli investimenti fatti sulla qualità del lavoro, con la reintroduzione delle garanzie dell’articolo 18 e la stabilizzazione del personale, e sulla forte spinta nella ricerca dei produttori di materie prime locali, favorendo l’economia agricola e alimentare delterritorio fiorentino.