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19 Ottobre 2022Firenze: Scatta il via libera ai pannelli fotovoltaici sui tetti e a terra Esclusa l’area Unesco
L’assessora Del Re: “ È un momento di difficoltà, bisogna spingere al massimo sulle rinnovabili”. Il provvedimento deve ora passare dal consiglio comunale.
di Azzurra Giorgi
Pannelli solari e fotovoltaici, si cambia. Resta off limits il centro storico di Firenze, così come l’area intorno alle ville Medicee di Castello, ma nel resto della città c’è un sostanziale via libera, anche se con alcuni accorgimenti da adottare. La giunta di Palazzo Vecchio ha dato il via libera alla variante del Piano strutturale e al regolamento urbanistico, su proposta dell’assessora Cecilia Del Re. Se tutto filerà liscio ( deve passare dal consiglio comunale e poi ci sono 60 giorni per la presentazione delle osservazioni) entrerà in vigore a inizio 2023.
Cosa succederà allora? I divieti permarranno in due zone: centro storico Unesco e la “ zona cuscinetto” intorno alle Ville Medicee di Castello. Un’area, quest’ultima, su cui si è espressa la Soprintendenza in fase di valutazione ambientale, dopo un primo parere favorevole del Comune. Del Re, nell’annunciare l’approvazione, ha detto di confidare « che la Soprintendenza possa venir incontro in questa nuova fase alle sollecitazioni che arriveranno da parte dalle aree escluse in sede di Vas».
Per il resto della città, permessi impianti solo sulle coperture, ma non a terra, vicino ai fiumi Arno, Greve e il torrente Ema. Lo stesso vale per l’area intorno al centro storico, dai viali a Campo di Marte, lungarno Ferrucci, la zona di Statuto e piazza Leopoldo, l’area di ponte alla Vittoria e l’inizio di via Senese.
Altrove le installazioni possono esser fatte anche a terra con delle accortezze. In aree come Cascine, Quaracchi, Novoli, gran parte di Isolotto e Piagge, di Gavinana e Coverciano gli impianti a terra dovranno avere un limite massimo di 20kW di potenza, mentre le famiglie di Ugnano, Arcetri, la zona a est e ovest di via Senese, gran parte di Settignano, le colline intorno a via Bolognese e quelle dietro Careggi potranno metterli fino a una potenza di 5kW. Potenze superiori solo per aziende agricole, e in ogni caso per tutti si chiede di privilegiare superfici « degradate o non idonee ad altri usi » . Sulle coperture, e a terra senza condizioni, nella parte a sud- est dell’aeroporto, quella dello svincolo del ponte all’Indiano e il parcheggio scambiatore, la zona industriale tra Mercafir e Nuovo Pignone, come si può vedere dalla mappa interattiva su webru.comune.fi.it. Per le procedure, le più semplici per chi non abita in zone con vincoli paesaggistici stabiliti dallo Stato. In questo caso, basta recarsi da un tecnico per il progetto e poi si possono iniziare lavori. Altrimenti, dopo il progetto, il tecnico provvederà a presentarlo a Comune e Soprintendenza. È possibile che in questo caso il via libera sia condizionato a qualche accorgimento in più, come i pannelli colorati.
« È un momento di difficoltà per l’energia, occorre spingere sempre più sulle rinnovabili – dice Del Re -. Poter essere autosufficienti e far ricorso alle energie rinnovabili è fondamentale per conciliare sostenibilità ambientale, sociale ed economica ». Così, mentre la Regione ha aperto un tavolo sul caro energia con le associazioni di categoria, Nardella ha detto che chiederà « anche ai deputati neoeletti Gianassi e Fossi di portare una proposta di legge che consenta di azzerare le procedure di autorizzazione da vincolo paesaggistico dove è necessario mettere rapidamente pannelli fotovoltaici, tranne nelle aree Unesco».
Ma il consigliere Fdi Alessandro Draghi fa notare: « Il Comune sulle sue superfici è rimasto indietro: su circa 500 edifici, case popolari escluse, solo 18 hanno pannelli che producono una potenza di poco meno di 300kw, di cui la metà è prodotta dalla nuova scuola Dino Compagni».