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di Azzurra Giorgi
iI ringraziamenti a Luca Lotti ci sono, la sola indicazione di Dario Parrini anche. La bozza di documento che era circolata nei giorni scorsi nel Pd dell’Empolese Valdelsa è stata approvata ieri all’unanimità senza modifiche. E così sarà inviata alla segretaria regionale dem Simona Bonafè, che dovrà valutarla e domani spedire una rosa di nomi a Roma. All’apertura dell’assemblea, il segretario della federazione Jacopo Mazzantini ha ringraziato la deputata Laura Cantini, che non si ricandiderà. Poi è stata la volta dei sindaci e tra loro c’è chi ha auspicato una ricandidatura di Luca Lotti, che pure ha parlato, li ha ringraziati e ha invitato a votare il documento, dove gli viene riconosciuto « l’importante contributo » e un « bagaglio di competenze ed esperienza da non disperdere » . E però poi, nelle richieste il candidato è il senatore Parrini mentre il futuro degli uscenti viene rimandato alla segretaria regionale e poi al Nazareno, dove saranno le capogruppo in Parlamento a valutare i nomi di chi è già in carica.
Eppure, nel pomeriggio, con una nota Luca Lotti ringraziava «per la ricandidatura» , diceva che è « un onore ricevere la vostra stima e la vostra fiducia». La nota continuava sottolineando come il suo fosse stato «inserito anche nella rosa da sottoporre alla segreteria nazionale attraverso un documento votato dal Pd metropolitano fiorentino » . Ma dal Pd fiorentino metropolitano fanno sapere che le candidature votate all’unanimità sono 3 nomi ovvero Simona Bonafè, Emiliano Fossi, Federico Gianassi. Una smentita che segue il documento di giovedì in cui la decisione sugli uscenti ( che venivano ringraziati, ma l’unica citata per nome era la senatrice Bini, ieri indicata da Pistoia) veniva rimandata ai piani più alti.
Ora le sorti di Lotti dipendono da Bonafè e dalla segreteria nazionale, che il 21-22 agosto dovrà presentare liste e candidati alle Corti d’Appello. Se il suo nome ci sarà, ci sarà da vedere dove correrà, perché non è scontato che succeda in Toscana. E se nel Pd si cerca di tirare le fila, lo stesso sta accadendo tra gli ex alleati di governo del M5S. Non ci sarà chi ha raggiunto i due mandati (l’ex ministro Bonafede e la senatrice Bottici, che resterà nel Comitato di garanzia), e chi è fuoriuscito, ma magari arriverà un civico. Perché si vocifera che ci siano interlocuzioni tra la coordinatrice regionale Irene Galletti, ex politici, società civile e associazionismo alla sinistra del Pd che potrebbero trasformarsi in un nome in una lista cui potrebbe far parte chi ha già fatto un mandato, magari anche nella legislatura precedente.
Così potrebbero di nuovo esserci il vicepresidente del M5S Riccardo Ricciardi, il senatore Gianluca Ferrara, l’ex senatrice carrarina Sara Paglini e due ex consiglieri regionali, Andrea Quartini e Giacomo Giannarelli. Qualche giorno fa, anche la stessa Galletti si era detta disponibile, ma allora non si sapeva ancora che non ci sarebbero state deroghe al limite dei due mandati. Durante la prossima settimana se ne saprà di più anche perché il tempo stringe soprattutto se, come sembra, la base sarà chiamata a esprimere le proprie preferenze.