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10 Gennaio 2024Domande & risposte
Fare il saluto fascista è reato e che cosa viene contestato se si partecipa a una «adunata»
Il costituzionalista Mirabelli: più che il gesto, vale il contesto
Virginia Piccolillo
1 Fare il saluto fascista in Italia è reato?
La legge Scelba vieta la riorganizzazione del partito fascista e l’apologia del fascismo e punisce «chiunque con parole, gesti o in qualunque altro modo compie pubblicamente manifestazioni usuali al disciolto partito fascista». «La nostra Costituzione nasce sulle ceneri dello Stato autoritario, che aveva portato alla guerra e alla catastrofe, e ne è antagonista», spiega Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte costituzionale. Proprio la Consulta nel ’57 e nel ’58 — dichiarando la legge Scelba non in contrasto con l’articolo 21 della Carta sulla libertà di espressione — chiarì il significato dei reati di apologia e manifestazioni fasciste: non basta una semplice difesa elogiativa, serve una «istigazione indiretta», una esaltazione tale da poter condurre alla riorganizzazione del partito fascista. Le legge Mancino del 1993, inoltre, vieta l’istigazione alla discriminazione e ogni organizzazione o associazione che inciti a discriminazione o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
2 Quindi il saluto romano non si può fare?
Spiega Mirabelli: «Dipende dalle modalità e dal contesto. La manifestazione del pensiero è libera, si contrasta con le idee e non con l’azione penale. Quando però il pensiero porta all’azione è vietato».
3 Le modalità della commemorazione di Acca Larenzia prefigurano reati?
Continua Mirabelli: «Sarà la magistratura a stabilirlo. Ma più che al saluto romano guarderei a quella “adunatella”. L’impressione, dai filmati, non è di una semplice commemorazione, ma di una piccola adunata. Quindi della presenza di un’organizzazione che intenda non solo difendere la memoria, ma aggregare e organizzare. Questo non è ammissibile. Se passeggio disordinatamente è un conto, se sono inquadrato e organizzato è un altro. Nelle disposizioni transitorie della Costituzione c’è il divieto di ricostituzione del disciolto partito fascista in qualsiasi forma. È l’azione vietata, non il pensiero».
4 Le sezioni unite della Cassazione il 18 gennaio si interrogheranno sul saluto fascista compiuto dai partecipanti alla commemorazione di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani. Cosa decideranno?
«Dovranno chiarire se si tratta di un reato punito dalla legge Mancino che sanziona le manifestazioni che si ispirano al fascismo o promuovono discriminazioni o dalla legge Scelba che in attuazione della Costituzione vieta manifestazioni rivolte a promuovere la ricostituzione del partito fascista. Si può dire che più del gesto conta il contesto».