Amministrative 2023, De Mossi scioglie le riserve?
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8 Dicembre 2022di Pierluigi Piccini
La curiosità è tanta, e forse oggi potrebbe essere ben ripagata dalla conferenza stampa che De Mossi si accinge a fare. A noi non resta che adoperare il condizionale e porre delle domande a cui probabilmente nessuno risponderà. L’interesse è prima di tutto politico: il centrodestra avrebbe trovato il capro espiatorio e che capro, il primo cittadino! Bisogna cambiare il candidato – dicono nella Destra che appoggia De Mossi – per modificare il passo dell’amministrare, quindi tutti insieme abbiamo governato male. Strano: tranne qualche piccolo sussulto nell’ultimissimo periodo i partiti che sostenevano De Mossi lo hanno sempre osannato e i consiglieri nei cinque anni si sono limitati ad alzare la mano accettando tutto, ma proprio tutto quello che gli veniva sottoposto a partire da un insignificante Piano operativo. Sarebbe interessante sapere se chi ha firmato ha avuto la delega dei partiti romani e fiorentini? Si presuppone di sì, a partire da Michelotti. La città è piccola e mormora, sarà vero che il documento firmato il neo deputato se lo sia messo in tasca e lo abbia fatto vedere solo ai strettissimi collaboratori del sindaco che gli avrebbero chiesto una settimana di tempo? Mossa strana da parte del Michelotti che evidentemente preferisce parlare con questi, piuttosto che con il diretto interessato. La possibile fiducia nei confronti dei destinatari del documento sarà nata durante l’ultima campagna elettorale? Mah! O il deputato di Poggibonsi ha pensato di giocare la partita essendo lui il playmaker dell’operazione? Se così fosse si potrebbe dire che non è riuscito nell’intento, visto che qualcuno dei partecipanti alla riunione, in possesso del documento si è fatto carico di leggerlo e, o consegnarlo ai media che lo hanno regolarmente reso pubblico. Per rendere l’operazione irreversibile. Tra i firmatari c’è anche il vice sindaco Corsi e a questo punto la curiosità diventa incontenibile. Continuerà a fare il secondo in Comune? Si dimetterà? Oppure cosa? E la macchina amministrativa, la gestione amministrativa del Comune come si comporterà da qui alle elezioni? Francamente è poco interessante se De Mossi si ricandiderà o meno, perché tanto la frittata è fatta e trovare un colpevole a pochi mesi dalle elezioni non permette al centro destra di ricrearsi una verginità che non ha e non può pretendere di avere. Adoperarsi per il cambio del proprio sindaco dopo un solo mandato amministrativo è la certificazione di un fallimento. Forse oggi sapremo, nel caso in cui il sindaco decidesse di non ricandidarsi anche chi potrebbe essere il suo sostituto, a cui auguriamo tanta “salute”. Ciò che andrà a gestire politicamente, come dire, non è un boccone da ghiotti. Non lo è nei rapporti con i partiti; non lo è con i supporters di quest’ultimi e del sindaco uscente, ammesso che rimangano della partita; non lo è nel sentire e nel rapporto con gli elettori. Insomma, la campagna elettorale sta diventando ancora più interessante e vera.