Da Ilaria Salis a Enrico Berlinguer: il Pd è un partito che non c’è
19 Aprile 2024Fine vita, governo va al Tar contro l’Emilia-Romagna
19 Aprile 2024I nodi della destra vengono al pettine con un ordine del giorno del Pd, presentato ieri alla Camera, che chiede al governo di impegnarsi affinché le associazioni anti-scelta che potranno entrare nei consultori (norma contenuta nel dl sul Pnrr) non pregiudichino «in alcun modo la piena attuazione della legge 194 e non restringano il diritto delle donne ad avere accesso ad una interruzione volontaria di gravidanza». Bocciato in Aula con il parere contrario del governo e 117 no, 93 sì e 18 astenuti.
La maggioranza – che fino a qualche giorno fa accusava le opposizioni di ostacolare la piena applicazione della legge 194 e di strumentalizzare l’emendamento-manifesto con il quale si è voluto far entrare i movimenti anti abortisti nella gestione dei fondi dei servizi consultoriali – ha mostrato così a tutti le sue reali intenzioni.
Perciò la vera notizia sta nel fatto che tra i 18 deputati astenutisi, 15 sono della Lega, tra cui anche il capogruppo Riccardo Molinari, e uno è di FI, Paolo Emilio Russo, lo stesso che il giorno prima si era astenuto anche su un altro odg analogo presentato dal M5S. Dunque, anche la maggioranza scricchiola quando si attaccano i diritti delle donne. Così sembra almeno. Per Molinari però non c’è alcuna divisione interna alla Lega: «Come sempre sui temi etici – dice – abbiamo lasciato libertà di coscienza, e quindi c’è stato chi ha seguito le indicazioni del governo e chi si è astenuto».
«Hanno gettato la maschera – ha detto in Aula la deputata dem Ilenia Malavasi – Cosa vi hanno fatto di male le donne? Avete smantellato Opzione Donna, aumentato l’Iva su prodotti infanzia e assorbenti, tolto i vincoli di occupazione femminile e giovanile dal Pnrr, oggi i bonus nidi sono bloccati. Il tema della natalità non si affronta attaccando la 194». «Dicono di voler sostenere chi è costretta ad abortire, ma se volessero aiutare le donne in difficoltà avrebbero investito risorse per potenziare i consultori, invece il governo della destra non mette un euro», denuncia Elisabetta Piccolotti di Avs.
Plaude alla bocciatura del «vergognoso odg» Pro vita & Famiglia che si dice «stupita» dall’astensione dei leghisti e lancia un appello per la «Manifestazione nazionale per la vita» a Roma il 22 giugno. Mentre le associazioni femministe e la Rete dei consultori indicono un sit-in per lunedì alle 17 davanti al Senato che sarà impegnato con la conclusione dell’iter del dl Pnrr con annesso “emendamento pro-life”.