Tomasi ( Pistoia): “ Ho già firmato i contratti per le opere, non posso credere che lo Stato ci lasci a piedi” Ghinelli ( Arezzo): “ Rischiamo il dissesto”. Persiani ( Massa): “ Non voglio drammatizzare, ma lo sconcerto c’è”
«Nonostante le rassicurazioni di Fitto la situazione va capita bene, molti progetti non nativi Pnrr poi rientrati nel Pnrr ora sono senza copertura. Lo Stato non può esimersi dal finanziarli, noi siamo partiti con appalti e lavori. Diversamente noi Comuni rischiamo il dissesto», mandano a dire senza dissimulare un po’ di imbarazzo il sindaco forzista di Arezzo Alessandro Ghinelli e il suo assessore ai lavori pubblici Alessandro Casi. « Io non voglio drammatizzare e confido nel governo per carità però un pochino di sconcerto c’è, qualche ritardo si rischia. E mi preoccupa l’allarme sulle case di comunità, per noi sono essenziali. Noi siamo in linea coi tempi. Non possono toglierci le risorse, io dico che è impossibile » si infervora il sindaco leghista di Massa Francesco Persiani. E pure il sindaco di Fratelli d’Italia Alessandro Tomasi di Pistoia, noto per la calma olimpica e da settimane impegnato a fare da “portavoce” e mediatore delle istanze toscane col governo – vedi migranti – per sfidare Giani, non è che ora porga troppo l’altra guancia con Meloni &co: «Io non posso credere che lo Stato ci lasci a piedi, non ci credo. Ho già firmato i contratti per le opere del Pnrr, non saràun taglio ma uno spostamento. In alternativa qualunque contenzioso che volessimo aprire come Comuni vedrebbe lo Stato soccombere».
Una certa rabbia serpeggia anche a destra in Toscana. Il Reddito di cittadinanza cancellato via sms che ingolfa gli uffici del sociale dei municipi agita i sindaci, il Pnrr tagliato e in attesa di rifinanziamento fa il resto. Imbarazzando gli amministratori:« Se governasse il Pd saremmo in piazza… » dice in camera caritatis qualche sindaco. L’unico che non sembra scosso è Michele Conti di Pisa: i suoi uffici fanno sapere che con l’ultima revisione addirittura i fondi saranno aumentati. Il Pd invece si mobilita. Oggi lancerà un’iniziativa contro i tagli al Pnrr sanità per 75 milioni in Toscana, che colpiranno almeno 30 tra case di comunità, ospedali di comunità e nuove centrali operative, cosa che fa imbestialire lo Spi Cgil metropolitano di Firenze. « Il centrodestra tradisce i toscani » attacca il segretario regionale Pd Emiliano Fossi. « Basta gridare al lupo al lupo, Fitto sta lavorando per soluzioni concrete » ribatte il capo regionale di Fdi Fabrizio Rossi. « La situazione è in divenire, vediamo » prende tempo il commissario regionale leghista Luca Baroncini, sindaco di Montecatini Terme. Per il governatore Eugenio Giani la situazione è invece «gravissima», la Toscana «viene tartassata perché ci viene tolto un miliardo, di 6 miliardi e mezzo che erano imputabili. Oltre 1.700 progetti su 11.200 del Pnrr in meno. Anche le Regioni di centrodestra sono in imbarazzo » . « La smetta di parlare a vanvera » rintuzza Francesco Torselli di Fdi. Il presidente dell’Anci Matteo Biffoni ieri ha scritto ai parlamentari toscani per chiedere fronte comune. I sindaci mugellani sono sul piede di guerra. A Firenze tremano 20 opere: scuole Ghiberti, Gramsci e Rodari, recupero di Mondeggi, riqualificazione di via Faenza, efficientamento di Palazzo Strozzi, lavori al Museo Novecento. — e.f.