Tra le altre operazioni a portata di mano ci sarebbe la vendita di un’altra quota di Mps, nel quale lo Stato controlla il 26%, avendo preso l’impegno con Bruxelles di andare almeno sotto al 20% entro fine anno. La scelta non è però facile; una cessione tout court porterebbe lo Stato a una quota bassa, che esporrebbe la banca al rischio di Opa da parte di concorrenti. Secondo i rumors, si starebbe studiando un’alleanza commerciale sul comparto assicurativo in modo tale da far entrare nel capitale il partner (le indiscrezioni avevano parlato di Unipol). Ma sembrano scenari ancora prematuri. Volendo il Mef potrebbe cedere un’altra quota del 20% di Enav (dove oggi controlla il 51%), con un incasso stimato di circa 400 milioni. Non se ne sarebbe mai parlato; in ogni caso difficile che avvenga entro l’anno. Il management annuncerà la nuova dividend policy a inizio 2025. Le cessioni di quote di Fs o Trenitalia richiederebbero ancora molto lavoro, e poi è stato appena nominato un nuovo ad, Stefano Donnarumma. C’è chi auspica il conferimento del patrimonio immobiliare pubblico in un fondo per poi cedere quote di questo. Ma anche qui i tempi sarebbero alquanto lunghi.