L’esponente renziana propone delle primarie fuori dal Pd. L’ex assessora però non ha ancora deciso se accettare. Crescono le tensioni a sinistra
di Ernesto Ferrara
« Cecilia, facciamole noi due le primarie che il Pd non vuole. Sfidiamoci, una battaglia tra riformiste, vera. E chi perde sostiene l’altra», manda a dire Stefania Saccardi. E Cecilia Del Re non chiude le porte, anzi: «Ringrazio Stefania. Mi sarebbe piaciuto se quella proposta fosse arrivata dal Pd. Valuteremo nei prossimi giorni». Sei mesi dopo quella foto galeotta durante la finale di Coppa Italia della Viola l’asse che allarma il Pd fiorentino rispunta.
La vicegovernatrice regionale di Italia Viva Saccardi affida ieri mattina allaNazione la proposta di organizzare primarie a due per sfidare il Pd, che ha blindato e lanciato Sara Funaro, dando il via per l’ex assessora dem che ha perso la battaglia sulla partecipazione nel Pd ad una giornata di valutazioni e analisi. Del Re non è del tutto convinta, teme di finire oscurata dall’abbraccio renziano, e in fondo le sirene di un pezzo del Pd la invitano ancora alla trattativa con Funaro. Con un passo di lato di Renzi, inventore della mossa saccardiana, un ok dell’ex assessora però potrebbe arrivare. «Per Matteo è un’operazione win- win. Se Del Re dice sì scattano le primarie della sorellanza, lui si fa da parte e per tre mesi diventano Saccardi- Del Re il centrosinistra in questa città, oscurando Nardella e il Pd: e se vanno 30 mila persone a votare per i fiorentini la candidata del centrosinistra sarà la loro, non Funaro. Se Del Re dice no e si siede col Pd Renzi va avanti con Stefania: una lista di Iv e due civiche. E prende almeno il 10%. Non vorrei essere nei panni di quelli del Pd che si troveranno a trattare con lui al ballottaggio: trovano con una lista della spesa che nemmeno alla Coop. Lui le trattative le facevo con Meme Auzzi » racconta chi ieri ha a lungo parlato con Renzi, impegnato per un evento internazionale a Hong Kong ma iper concentrato sulla partita di Palazzo Vecchio. Che farà Del Re? Combattuta lei. combattuti i suoi: l’area della “ vecchia ditta” che la sostiene ( Matulli- Barducci- Biagi-Simoni) vede Renzi come fumo negli occhi, mentre consiglieri influenti come Massimiliano Piccioli teorizzano l’asse con Iv, altri ancora la corsa solitaria delreiana con una civica. Pur ballerino e incerto, lo scenario di un ticket Saccardi-Del Re, o all’opposto di una doppia corsa delle due, balena ora con forza nel Pd fiorentino. Scatenando una certa agitazione.
Lo spettro degli strateghi funariani del resto è finire nella morsa di un “ tutti contro il Pd”: Saccardi- Del Re o Saccardi e Del Re tra i riformisti, Schmidt o chi per lui a destra. E poi la sfida a sinistra di un gruppo che ha l’ambizione di radunare una coalizione “melanchoniana”. Con una lista civica a fare da traino. Di cui si sta facendo promotore TomasoMontanari. Lo storico dell’arte rettore dell’Università per stranieri di Siena ha apertamente lanciato l’idea ieri in un suo intervento sulFatto Quotidiano: «Se alla fine i candidati fossero Funaro per il Pd, Saccardi per Italia Viva e l’ineffabile direttoredegli Uffizi Schmidt per la destra-destra,ci sarà molto spazio peruna lista civica » scrive Montanari. Una lista di “All Stars” della sinistra e del civismo progressista fiorentino a cui potrebbero aggregarsi i 5 Stelle e anche il polo della gauche faoggi capo ai consiglieri comunali Dimitri Palagi e Antonella Bundu (Sinistra progetto Comune, Potere al Popolo, Firenze città aperta). Mondi come la Fiom ma anche Libera e anche il pacifismo cattolico potrebbero convergere in nome di un programma che si batta contro « la Firenze parco giochi dei ricchi». Chi farebbe il candidato sindaco? Montanari al momento continua a dire di no. Si fanno nomi come quelli di Tommaso Fattori o del docente Marco Massa. Ma è più probabile che la scelta ricada su un profilo del tutto nuovo. Quanto varrà un’operazione simile?
Funaro ha per il momento da trattare con la sinistra che ha già imbarcato, la Sinistra Italiana di Danti-Falchi- Kapo, che dichiara apertamente di non volere Italia Viva e anzi di voler esercitare un veto sui renziani incoalizione. « Penso che, in questo momento, non sia opportuno mettere dei possibili veti» prova a gettare acqua sul fuoco tenendo aperto il canale ( difficile) coi renziani Funaro parlando ieri a Rtv 38. La nuova pista di Peretola è il nodo dei nodi, SI non la vuole. « Sono sempre stata a favore della pista parallela. Su questo non ho mai cambiato posizione» avverte Funaro aToscana Tv. Ma Sinistra Italiana non manifesta velleità guerrafondaie: « Siamo su un’altra linea noi. Vedremo il programma. Se non cambiano posizione prenderemo atto che la pensiamo diversamente. Ma l’intenzione di rimanere insieme c’è comunque » . Forza Italia con Marco Stella lancia già la lista per le comunali aprendo ad un civismo “ modello 1993”: dentro ci sono leader dei comitati cittadini come Francesca Lorenzi e Simone Scavullo, il deejay Marco Laschi e Razzanelli padre e figlio, Mario e Giulio.