Dalle penne ai passaporti, i tic che fanno letteratura
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Quante volte sarà capitato di sentirsi dire: “Leggi che ti servirà!”, una citazione vera, maggiormente associando le parole alla classica frase che la mamma ripeteva spronandoci a leggere i libri che gli insegnanti suggerivano per le vacanze estive. C’è chi per svogliatezza o per diversità linguistica fatica ad avvicinarsi alla lettura, chi lo considera noioso ma, scoprirà crescendo, che i libri sono vita. La lettura in tutte le sue sfaccettature è divertimento, passione, gioia ma, una modalità della lettura, è spesso svalutata: la lettura del fumetto. I fumetti sono considerati da molti un semplice svago, eppure rappresentano un prezioso strumento per piccoli e grandi e per chi non è appassionato di lettura, partendo da questa modalità semplice e immediata, si avvicinerà prima o poi ai testi originali magari coltivando un amore duraturo per i libri.
La combinazione unica di immagini accattivanti e testi concisi – che non richiede di doversi soffermare su pagine infarcite di descrizioni minuziose, giungendo rapidamente all’azione – risulta perfetta per la generazione cresciuta con Instagram e Twitter. Le storie avvincenti li rende irresistibili maggiormente per i più piccoli, che imparano più facilmente a leggere, sviluppando importanti competenze. Queste strisce comiche danno vita a sempre nuovi personaggi che portano a far viaggiare la mente divertendo, senza correre il rischio di essere poco educativi, perché i fumetti non hanno un valore inferiore a quello dei libri, hanno una morale e sono in grado di allontanare lo sguardo dai dispositivi elettronici di cui bambini e ragazzi sono quasi dipendenti. Dalla lettura immediata dell’argomento che si preferisce, nelle più disparate tematiche fantasy, gialli, polizieschi, western, solo per citarne alcuni, leggere i fumetti risulta utile fin da bambini perché si apprendono facilmente nuovi termini, anche in lingua straniera, ancor più che a scuola.
I fumetti sono un ramo della letteratura capace di far appassionare: chi non ha mai provato l’ebbrezza dell’avventura leggendo i grandi classici italiani come Tex, Diabolik, chi non ha riso alle disavventure di Paperino o sognato di possedere tanto denaro quanto zio Paperone. Ci si può appassionare ad una cultura o ad una lingua in particolare, per esempio quella orientale, con fumetti che portano a conoscere la realtà di un mondo a noi quasi sconosciuto, quello del Giappone, fatto di samurai, di dei, di storia o di arti marziali. È l’aspetto visivo il segreto del successo di questo genere. Le illustrazioni riescono a trasmettere emozioni, le sequenze descrivono l’atmosfera dei luoghi senza l’aiuto del testo scritto e assume sembianze sempre più importanti l’adattamento dei testi classici al linguaggio immediato e vivace dei fumetti, la grafica e il colore rendono i romanzi del passato molto più allettanti.
Dal 1895, data ufficiale che segna la nascita del fumetto, il successo fu strepitoso perché permise agli immigrati che, non conoscevano l’inglese, di comprendere articoli di giornale, anche grazie al potere persuasivo tradotto in immagini. Oggi il fumetto assume sembianze differenti, rispetto a chi si avvicinava negli anni Settanta e Ottanta, quando chi leggeva i fumetti erano i bambini o chi era scambiato per non adeguatamente istruito perché non in grado di leggere libri veri. Dal 2021 il boom del fumetto è stato trainato dai manga, a loro volta dagli anime e l’incarnazione più riuscita di Mickey Mouse, al secolo Topolino, creato da Walt Disney, che mai tramonterà assieme a Dylan Dog. Si sono ritagliati da qualche anno interi reparti nelle librerie e non chiamiamoli “fumetti”, sminuendo la loro importanza, perché hanno il potere di rispecchiare gli umori della società, per esempio con la sfiducia nella legge o altri timori che i supereroi interpretano come strumento di propaganda, anche riuscendo a manipolare l’opinione pubblica. La possibilità di analogie tra certe tematiche presenti nei fumetti e le problematiche reali è concreta e riguarda spesso la crisi economica, l’instabilità politica e le problematiche sociali.
I fumetti sono alla stregua di una lingua internazionale che unisce più culture, possono attraversare confini e ci avvicinano alla realtà, una sorta di ponte nel tempo che forse affonda già le radici nella storia degli Egizi e, le sculture della Colonna Traiana, anticipavano un prima idea di illustrazione o di racconto scolpito in cui si legge ancora oggi il racconto visivo di tempi passati. Ma i fumetti illustrano anche il contesto locale: attraversando l’Italia, si viene rapiti dai paesaggi in cui il linguaggio del fumetto si affianca al videogame, promuovendo anche il patrimonio ambientale e le tradizioni regionali di città e regioni quali la Basilicata. Anche i grandi gameplay, quali Minecraft, Roblox e X-PARK, app in realtà aumentata, incorporano il meglio della cultura contemporanea dove i parchi naturali della Basilicata si materializzano e sono stati inoltre illustrati in ben cinque storie sul settimanale a fumetti più diffuso in Italia: Topolino. Anche virtualmente ci si trova ambientati nel contesto paesaggistico dell’area del Vulture-Alto Bradano dove i giocatori si trovano affiancati da Orazio e Federico II di Svevia, lo “Stupor Mundi” alla scoperta del Castello di Melfi, svelando la ricetta segreta dell’Aglianico, visitare Venosa in un contesto 3D, magari alla ricerca di un tesoro nascosto a Rionero in Vulture e assaporando l’acqua frizzante e ferruginosa di Atella.
In fondo i fumetti hanno sempre conquistato un posto speciale nel cuore di grandi e piccini, sono un prezioso tesoro culturale, una forma d’arte completa e complessa che può offrire molto di più di quanto si possa immaginare. Sono un mezzo di comunicazione eccezionale, trasportano il lettore in mondi fantastici permettendogli di vivere avventure straordinarie, di scoprire universi immaginari e illustrare realtà vicine e lontane. Questa capacità di stimolare la fantasia e l’immaginazione è fondamentale per la crescita emotiva e intellettuale di ogni individuo, e se da un lato rappresentano le nostre favole di adulti dall’altro ci fanno riflettere su temi complessi ispirandoci ad indossare i panni di supereroi di noi stessi, nella nostra vita quotidiana.
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