I dispetti di Alemanno: il premierato risveglia i fantasmi della destra
15 Novembre 2023Anila come Luana
15 Novembre 2023
Il padre lo ha trovato con una sciarpa stretta attorno al collo: suicidio o sfida social? Il ragazzino è morto in ospedale dopo quattro giorni di agonia. La procura per i minorenni di Torino ha aperto un’inchiesta: nessuno è indagato per ora ma non si esclude la responsabilità di terzi
La procura per i minorenni di Torino ha aperto un’inchiesta ma nessuno per il momento è indagato: si cerca di capire se il giovane si sia tolto la vita per sua diretta volontà (gli investigatori parlano in questo caso di “atto autoconservativo”) oppure se si tratta di un’istigazione
al suicidio determinata da una gara mortale lanciata sul web e manipolata da qualcuno: tra i “challange” più pericolosi rivolti da alcuni social soprattutto agli adolescenti c’è, infatti, anche quello che prevede di stringersi forte il collo con un oggetto, una corda, una cintura, una sciarpa, e resistere il più possibile.
Nei prossimi giorni i carabinieri ascolteranno i familiari e gli amici della vittima ed eseguiranno gli esami tecnici dei dispositivi telematici che lui usava. Sembra però che all’interno della stanza dove il ragazzino è stato trovato, in stato agonizzante, non vi fossero computer, portatili, tablet o cellulari. E nemmeno biglietti di addio che possano giustificare un gesto estremo eseguito per sua stessa volontà. I militari dell’Arma, che coprono la vicenda con un comprensibile riserbo, vagliano anche l’ipotesi che il ragazzo non avesse partecipato direttamente alla gara in Rete, ma che l’avesse vista e seguita anche senza esserne coinvolto in maniera diretta. Non esistono, inoltre, indizi di bullismo, come invece sarebbe accaduto per un altro adolescente che si è tolto la vita lunedì a Palermo.
L.B. (queste le iniziali del tredicenne) era assai conosciuto in città dove frequentava la terza media, sembra con profitto, ed era un apprezzato portiere nell’”under 14” della locale squadra di calcio, la Novese, che domenica scorsa aveva rimandato la partita di campionato con l’Albese proprio per le gravi condizioni del suo difensore estremo, da tre giorni era in agonia. La società sportiva ieri ha condiviso un post di lutto sul proprio profilo Facebook: « È impossibile per tutti noi accettare. Ti siamo vicini in questo viaggio. Sarai per sempre nei nostri cuori». Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere: «Si tratta di una storia talmente pesante e grave che ogni parola al momento è inutile. Prima infatti è necessario capire se ci sia qualche motivo particolare per togliersi la vita a 13 anni» ha commentato. Si è in attesa di sapere se la magistratura ordinerà, come probabile, l’esame autoptico sul cadavere del giovane. Nel giorno dei suoi funerali è stato annunciato il lutto cittadino.