Con il Dpcm del Primo Maggio il governo esercita i poteri speciali (golden power) in materia di asset strategici sulla fusione tra Whirlpool Emea e la turca Arçelik. L’obiettivo è tutelare i 4.638 dipendenti italiani della multinazionale Usa. Ma non solo. Si intende intervenire anche nel caso in cui «avvenga un trasferimento di know how da parte delle società italiane in favore di soggetti esteri». Si intende poi «porre in essere qualsiasi impegno finalizzato a evitare sovrapposizioni di produzioni tra gli stabilimenti italiani e quelli europei». Il timore è che gli stabilimenti romeni di Arçelik possano penalizzare quelli italiani. L’elemento che giustifica secondo il governo la considerazione degli elettrodomestici come «asset strategico» sarebbe l’uso dell‘intelligenza artificiale applicata alla cosiddetta smart home. Non a caso nel decreto si parla di «adottare misure di sicurezza interna che limitino al massimo un utilizzo delle informazioni raccolte e trattate tramite dispositivi smart home». Con il decreto il governo da un segnale anche a Electrolux: indiscrezioni non confermate parlano di una prossima cessione delle attività ai cinesi di Midea.