di Pierluigi Piccini

La giunta De Mossi con l’assessore Capitani annulla lo strumento di Michelotti con una serie di varianti fatte ad hoc, ad personam. Qui di seguito pubblichiamo le prime due ma non sono le sole: una che riguarda San Miniato e un’altra nella zona Due Ponti. Il Capitani (Fratelli d’Italia) inizia una procedura a distanza di poche settimane dalla fine del suo mandato amministrativo. Tanta fretta la dice lunga! E’ facile  prevedere che con molta probabilità non sarà l’attuale consiglio comunale chiamato a decidere nel merito. Ma cosa importa? Importante che si dia un segnale. Il buon senso avrebbe consigliato che in questa fase pre elettorale, di non procedere a nessuna decisione visto che si pone a cavallo tra due mandati amministrativi. 

Ma torniamo a San Miniato e alle promesse che l’assessore alla campagna elettorale Chiti (Castagnini) e Capitani (Fratelli d’Italia) apparentemente separati in casa, propongono. La proposta è una variate non di poco conto visto che si parla di una Rsa da 160 posti letto.

Nei documenti presentati non c’è neppure la foglia di fico di una lettera d’intenti con la sanità pubblica (ad esempio degenti in cona neurovegetativo).

Il percorso avviato è molto lungo in quanto si tratta di modificare il Po e il Pit regionale con consumo di suolo fuori dal perimetro urbano e a questo proposito le regole in essere sono molto rigide. Quest’ultimo aspetto mette in forte criticità la realizzazione dell’opera, declassandola a semplice proposta elettorale.

Inoltre come è possibile pensare che l’unico posto idoneo sia proprio quello individuato da una giunta in scadenza? Ma non si può pensare di prevedere una Rsa in un luogo da riqualificare? Siena ne è piena senza utilizzare terreno di chissà chi.

Il tour con l’assessore alla campagna elettorale continua, alla prossima

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Proposta Delibera Adozione_ARS-MARMI