I dazi di Trump spaventano la Toscana “A rischio 9 miliardi”
24 Gennaio 2025Piccini:”Museo con la nostra storia”
24 Gennaio 2025I dati di Intesa Sanpaolo a settembre 2024: l’export toscano cresce del 19,1%, quello nazionale del 3,7%
Luca Gasperoni
Vola l’export della Toscana, con una crescita del 19,1% (che si traduce in un incremento di 4,4 miliardi di euro) nei primi nove mesi del 2024 rispetto all’anno precedente, per un totale di 27,5 miliardi. Numeri fuori scala per il sistema produttivo toscano — su scala nazionale infatti l’aumento è di un contenuto più 3,7% — registrati grazie alla performance di due dei principali distretti industriali: l’oreficeria di Arezzo, che fa registrare un più 119%, e il polo farmaceutico, più 33,3%, che insieme rappresentano quasi la metà (il 45%) delle vendite all’estero realizzate durante l’anno scorso. A fotografare la salute economica della produzione industriale è il consueto Monitor dei distretti della Toscana, elaborato dal dipartimento di ricerca di Intesa Sanpaolo.
«I distretti e i poli tecnologici toscani continuano a mostrare un buon andamento confermando la capacità di cogliere le evoluzioni del mercato», spiega il direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Tito Nocentini.
Ma se il distretto aretino dell’oro raggiunge quota 5,2 miliardi di euro di export, e il polo farmaceutico i 7,5 miliardi grazie alla crescente richiesta di Stati Uniti e Germania, c’è un’altra faccia della medaglia con molte realtà regionali che mostrano preoccupanti segnali di rallentamento. In primis il sistema moda, dalla pelletteria/calzature di Firenze, per cui si registra un meno 21,5%, passando per l’abbigliamento di Empoli (meno 7,7%), il tessile di Prato (meno 3,7%) fino alla concia del distretto pisano del cuoio (meno 3,3%). Positivo invece il contributo della filiera agro-alimentare, il cui export raggiunge una crescita del 29,2% rispetto al 2023, superando i 2 miliardi di euro, e quello dei vini dei colli fiorentini e senesi con un più 11,1% complessivo. Più contenuto l’aumento delle esportazioni del distretto florovivaistico di Pistoia con 282 milioni di euro.
Bene pure il comparto dei mezzi di trasporto che spunta un più 27,1%, sostenuto sia dalla nautica di Viareggio (più 39,7%) che in misura minore dalla camperistica della Val d’Elsa (più 10,4%). Continua con il momento di difficoltà il distretto del cartario di Lucca con un meno 7,3% rispetto al 2023, anche se nel terzo trimestre dello scorso anno ha recuperato con un più 7,8% che porta le esportazioni a 1.026 milioni di euro. Bene le macchine per l’industria cartaria, che fanno registrare un più 11,8%. Infine i distretti del sistema casa, grazie al buon andamento del marmo di Carrara che ha realizzato 582 milioni di euro (più 10,7%), registrano una crescita complessiva del 7,3%.
https://corrierefiorentino.corriere.it/