PAOLO BARONI
La nuova doccia fredda arriverà prima di sera: poco dopo le 17.30, infatti, l’Autorità per l’energia renderà nota la tariffa del gas relativa al mese di dicembre per il mercato di tutela. Se le previsioni della vigilia dovessero essere confermate bisognerà mettere in conto un altro rialzo del 20% col prezzo del metano che arriverebbe a costare 1,48 euro al metro cubo. Un ennesimo salasso, frutto del nuovo sistema di calcolo introdotto dall’Arera e basato sulla media dei prezzi del mese appena passato, che costerà alle famiglie 360 euro in più all’anno. Una nuova stangata che certamente rinfocolerà le polemiche contro il governo dopo che già ieri un po’ tutte le opposizioni, dai 5 Stelle a Sinistra Italiana, al Terzo polo, hanno accusato Giorgia Meloni di incoerenza sulle accise dopo aver lasciato cadere il taglio deciso a marzo da Draghi mentre quando era all’opposizione aveva teorizzato a lungo la loro abolizione al pari di Salvini.
Anche senza calcolare i nuovi rialzi delle bollette della luce e del gas, secondo il Codacons, a causa dell’inflazione le famiglie italiane quest’anno dovranno mettere in conto all’incirca 2.400 euro in più di spese. In dettaglio: 507 euro in più per i generi alimentari, 490 euro per i trasporti (bus, tram e metrò), 366 per il pieno all’auto, 18 di Rc auto e 4 euro in più di pedaggi autostradali, e poi ancora 76 euro in più per o servizi e la ristorazione, 30 per i servizi telefonici, 9 per i servizi bancari e 45 legati agli aumenti di tasse e imposte locali. Se poi la famiglia sta pagando un mutuo a tasso variabile dovrà conteggiare altri 1.260 euro in più, e meno male che l’ultima legge di bilancio ha dato la possibilità a tutti di rinegoziare i contratti per passare a mutui a tasso fisso e mettersi al riparo dai futuri rialzi già annunciati dalla Bce.
Il totale fa 2.435 euro, cifra – precisano i consumatori – che non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette, il cui andamento dipenderà dal mercato e dall’efficacia delle nuove misure sul price cap e di quelle che il governo italiano adotterà nei prossimi mesi. «Tutti gli analisti sono concordi nell’affermare che la crisi energetica farà sentire i suoi effetti anche nel 2023, con conseguenze dirette sui prezzi al dettaglio e sulle tariffe dei servizi – spiega il Codacons – In particolare i listini dei prodotti alimentari rimarranno su livelli elevati, mentre altre voci di spesa invertiranno nel nuovo anno il trend discendente e torneranno a salire».
Ieri le quotazioni del gas sul mercato di Amsterdam hanno toccato un nuovo minimo a quota 73 euro per megawattora anche sulla scorta del calo dei consumi (-7,2 miliardi di metri cubi nel 2022 a quota 68,99 miliardi, stima Staffetta quotidiana). Ma questo e mese ed il prossimo con l’arrivo del freddo le quotazioni, dovrebbero tornare a salire «in modo sensibile». E con loro, di nuovo, anche le bollette.