Pacciani: “Il Comune torni ad essere punto di riferimento e promotore delle politiche culturali della città”
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4 Febbraio 2023Magari Montomoli ne potrebbe parlare con i partiti di centrodestra che lo sostengono e che hanno votato la legge di bilancio per il 2023. Comprendiamo che il bilancio di un comune non è quello di una azienda e che richieda una particolare attenzione. Tra l’altro, l’attacco di Montomoli al peso fiscale del Comune di Siena è tutto contro le forze del centrodestra che lo supportano, che hanno governato in questi anni compreso il periodo del Covid, nel quale l’Amministrazione ha potuto usufruire di importanti risorse aggiuntive.
“La legge di bilancio fin qui non sembra confermare il percorso di riallineamento della capacità di spesa corrente dei Comuni in un momento di grandi difficoltà sul fronte energetico e per l’attuazione delle opere del PNRR. Infatti, non sono stabilizzate le risorse del 2022 per i piccoli Comuni e non viene abolito il previsto taglio di 100 milioni (50 milioni per Città metropolitane e province). A questo si aggiunge che, a causa della mancata integrazione di risorse che invece negli ultimi tre anni sono state corrisposte, anche la perequazione finirà per causare tagli aggiuntivi”.
“Secondo i nostri calcoli Anci in questo modo i Comuni subiranno un taglio alla spesa corrente di circa 200 milioni, ai quali vanno aggiunti gli oneri per l’una tantum a favore del personale (Siena ha più di 700 dipendenti), che solo per i Comuni è un aggravio di 140 milioni di euro, e quelli derivanti dal recente rinnovo contrattuale”.
“Non vengono rinnovate le facilitazioni nell’uso delle risorse proprie (avanzi, proventi da concessioni edilizie e da multe) che hanno permesso quest’anno il mantenimento degli equilibri finanziari di molti enti locali. Inoltre, non sono facilitate le operazioni di rinegoziazione dei mutui, che l’Anci ritiene essenziali, e non c’è risposta alle giuste istanze di sostegno che sono arrivate dai Comuni capoluoghi di provincia, che hanno intrapreso un impegnativo percorso con gli accordi per il risanamento finanziario, e dai Comuni costretti al ripiano accelerato dei disavanzi da fondo anticipazioni di liquidità per effetto dell’illegittimità costituzionale delle leggi statali in materia”.
“Un altro motivo di preoccupazione è che, nonostante la necessità di accelerare con l’attuazione delle opere del PNRR, non siano state accolte le richieste dei comuni per il potenziamento del personale in particolare per i piccoli comuni, nonché per assegnare incarichi a tempo determinato necessari a passare alla fase di realizzazione delle opere”.
“Infine non è arrivata da governo e parlamento nessuna risposta su questioni di grande allarme sociale: il poter utilizzare con apposite deroghe risorse per il potenziamento del personale della polizia urbana, e il finanziamento di un fondo significativo per la sicurezza urbana”.