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2 Giugno 2025
Piancastagnaio: “Una proposta concreta per la viabilità dell’Amiata”
4 Giugno 2025In merito alle dichiarazioni della Presidente della Provincia di Siena, Agnese Carletti, sulla mobilitazione dei Comuni contro i tagli del Governo alle risorse destinate alla manutenzione e alla sicurezza stradale, il Comune di Piancastagnaio ritiene opportuno precisare quanto segue.
La sicurezza della rete viaria e la qualità delle infrastrutture sono da sempre una priorità per questa amministrazione, che ha operato con continuità e spirito di collaborazione per migliorare i collegamenti, anche a livello provinciale.
La scelta di non aderire all’iniziativa promossa dalla Provincia non nasce da disinteresse né da valutazioni di contingenza, ma da una riflessione di merito. Riteniamo infatti che questa fase richieda una strategia condivisa, costruita con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e sociali — Comuni, rappresentanze territoriali, forze economiche e produttive — e fondata su dati concreti, priorità chiare e proposte efficaci. Una strategia, cioè, capace di affrontare anche le criticità strutturali che oggi condizionano l’intero sistema, e che sia in grado di colmare il divario infrastrutturale che penalizza alcune aree della provincia di Siena rispetto ad altri territori limitrofi, come ad esempio la provincia di Grosseto.
Per queste ragioni, come comunicato con lettera scritta al presidente Carletti, il Comune di Piancastagnaio ha confermato la propria disponibilità a collaborare in modo costruttivo, attraverso strumenti adeguati e condivisi, affinché Governo e Parlamento assumano un impegno serio e duraturo. Non solo per il ripristino delle risorse tagliate, ma per una vera riforma strutturale che riconosca finalmente il ruolo strategico delle infrastrutture locali per lo sviluppo e la coesione delle nostre comunità.
Avremmo infine auspicato, anche nel rispetto del confronto tra istituzioni, che venissero esplicitate le motivazioni alla base delle diverse scelte. In assenza di tale chiarimento, si rischia una lettura semplificata, che contrappone chi partecipa e chi no, senza cogliere la complessità delle valutazioni in campo e la volontà condivisa di affrontare con serietà una questione che riguarda l’intero territorio provinciale.