ROMA – La classifica internazionale delle università Qs World University – che quest’anno certifica 1.500 atenei in 104 sedi – conferma il Politecnico di Milano come prima accademia italiana nei parametri cercati dal ranking britannico (tra questi, la reputazione accademica e quella aziendale, l’internazionalizzazione dell’ateneo e la sua rete di ricerca). Polimi si classifica quest’anno al 123º posto con un avanzamento di 16 posizioni rispetto all’anno scorso. Per la prima volta il Politecnico di Milano entra nel top 9 per cento delle università di eccellenza globali.

Politecnico di Milano in vetta per reputazione

Nel dettaglio, il Politecnico è tra le prime cento università al mondo per reputazione accademica (94a posizione) e aziendale. Anche gli indicatori di internazionalizzazione lo premiano, in particolare nella metrica introdotta quest’anno – International Research Network – che valuta il livello di collaborazione internazionale nella ricerca scientifica. Il Politecnico guidato da Donatella Sciuto è tra le prime venti università al mondo in Design, Architettura e Ingegneria, secondo la classifica delle migliori università per ambito disciplinare, pubblicata lo scorso marzo.

La rimonta de La Sapienza

L‘edizione 2024 del Qs Rankings colloca l’Università La Sapienza di Roma al 134° posto nel mondo (+37), il miglior risultato mai ottenuto dall’Ateneo in questa classifica: Sapienza sale al secondo posto nazionale superando l’Alma Mater di Bologna. La Sapienza è prima in Italia in due nuovi parametri, che rispecchiano la qualità dei servizi e del valore della ricerca dell’Università: Employement Outcomes (prima in Italia e 101a al mondo) valuta il tasso occupazionale e le prospettive di carriera dei propri laureati nel mercato del lavoro; International Research Network (La Sapienza è prima in Italia e 33a al mondo) misura il tasso di internazionalizzazione dell’ateneo per le sue attività di ricerca scientifica. Nel parametro della reputazione aziendale l’Ateneo ha scalato 33 posizioni.

Bologna, Padova e Torino sempre meglio

L’Università di Bologna ora è al 154° posto mondiale (ha guadagnato tredici posizioni), ma sul piano nazionale scende al terzo posto (meno uno). L‘Università di Padova è quarta in Italia e in crescita di 24 posti nella prospettiva globale.

Exploit del Politecnico di Torino, che entra nel top 17 per cento tra gli atenei internazionali scalando 73 posizioni: diventa il quinto ateneo nazionale scavalcando la Statale di Milano, ora sesta.

Tutti i primi sedici atenei italiani in classifica migliorano il proprio posizionamento. L’Università di Firenze, nona in Italia, scala 102 posizioni nel mondo. L’Università di Torino, decima, 111. L’Università di Genova, quindicesima, cresce di almeno 121 posizioni: ora è al 530° posto (proveniendo dalla fascia 651-700)

Realizza un balzo l’Università Ca’ Foscari di Venezia, al 21° posto (è nella fascia 661-670 proveniente dal quella 801-1000): è il terzo ateneo d’Italia per numero di docenti giunti dall’estero. Stessa collocazione nel Paese per l’Università di Perugia, che sul piano internazionale fa lo stesso tragitto di Ca’ Foscari.

Su 41 università italiane entrate in classifica, trenta migliorano la posizione, quattro si confermano, una peggiora (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) e per altre cinque sono cambiati i parametri per il raggruppamento in classifica. Infine, l’Università Salento entra nel Qs ranking per la prima volta.

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