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23 Giugno 2025Dal 27 Giugno al 27 Luglio 2025
Rocca Aldobrandesca
“Mostra dei Manifesti Pianesi degli anni ’70” nasce dal desiderio di riscoprire e valorizzare la memoria storica, sociale e visiva del paese attraverso un patrimonio spesso dimenticato: i manifesti pubblici.
Curata da Michele Scalacci, l’esposizione presenta circa 40 manifesti originali degli anni Settanta, un decennio decisivo per la costruzione dell’identità contemporanea di Piancastagnaio.
Manifesti che raccontano la quotidianità, le trasformazioni, le aspirazioni e le tensioni di una comunità in movimento: tornei sportivi, assemblee politiche, attività emergenti, feste popolari, concerti e veglioni compongono un affresco vivido e partecipato di quell’epoca.
Effimeri per natura, i manifesti erano strumenti di comunicazione diretta: appesi nei luoghi centrali, informavano, convocavano, creavano connessioni. Oggi, a cinquant’anni di distanza, diventano preziosi documenti storici che parlano a tutte le generazioni. Offrono spunti per riflettere su temi ancora attuali: il rapporto tra spazio pubblico e partecipazione, l’evoluzione del linguaggio grafico, la costruzione dell’identità collettiva in un paese di montagna che ha saputo trasformarsi senza perdere il legame con la propria storia.
La mostra ha una forte valenza educativa e intergenerazionale: stimola nei più giovani la curiosità per la storia locale e invita le generazioni più anziane a condividere ricordi e racconti. Diventa così un luogo di narrazione condivisa, dove la memoria individuale si intreccia con quella collettiva.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione del patrimonio culturale locale promosso dal Comune di Piancastagnaio, che riconosce nella memoria una risorsa strategica per rafforzare il senso di appartenenza e promuovere un turismo culturale sostenibile.
L’allestimento – curato con attenzione storica e visiva – non si limita a esporre materiali: costruisce un racconto coinvolgente, trasformando lo spazio in una “macchina del tempo” popolare e accessibile, dove sport, politica, commercio, festa e arte tornano a parlare e a parlarsi.