Subito un nuovo intervento sulle bollette, per estendere a fine anno tutto il pacchetto degli sconti a favore delle imprese e delle famiglie, puntando (se possibile) anche a rafforzare e ad ampliare la platea dei beneficiari dei sostegni. Il governo Draghi, anche per rispettare le prerogative di quello che poi sarebbe stato il nuovo governo, ha infatti lasciato scoperto l’ultimo mese dell’anno.

La pressione da parte di sindacati e imprese, e l’aspettativa del Paese dopo le tante promesse elettorali, è tale che il nuovo governo ha messo il nuovo decreto «Aiuti 4» in cima alla lista delle sue priorità. Già domani il governo dovrebbe fare il punto della situazione ed esaminare il nuovo pacchetto di interventi messo a punto dal ministero dell’Economia e da approvare a tambur battente al primo consiglio dei ministri utile. In particolare si tratta di continuare ad aiutare imprese e famiglie, riconfermando le detrazioni a favore delle imprese e rafforzando i bonus sociali per i nuclei più in difficoltà che verrebbero anche erogati con un meccanismo automatico. Da prorogare, anche questo almeno sino a fine anno, lo sconto di 30 centesimi sulle accise sui carburanti che per effetto dell’ultima proroga adesso scade il 18 novembre.

A disposizione ci sono i 10 miliardi di extragettito già certificati dal governo uscente. Ma non è escluso che agli sconti sulle bollette si possano aggiungere altri misure anti-crisi reperendo risorse aggiuntive dalle classiche pieghe di bilancio e dai fondi stanziati nei mesi passati e non spesi. Questo per chiudere l’anno, perché poi spetterà alla nuova legge di bilancio, anche questa da preparare molto rapidamente, mettere in campo interventi anche più sostanziosi rispetto a quelli adottati sinora.

Lanciando un nuovo allarme consumi in vista del Natale (a rischio 5 miliardi tra spese e regali) ieri Confesercenti ha chiesto al governo di mantenere i sostegni alle famiglie per contrastare caro-bollette e inflazione. Il segretario della Cgil Maurizio Landini, a sua volta, è tornato a chiedere al governo una convocazione urgente rilanciando la richiesta di tassare gli extra-profitti per potenziare in maniera sostanziosa gli aiuti: «Ci sono tanti problemi da affrontare, la questione dell’emergenza, le tariffe, la legge di bilancio. Mi auguro che il governo pensi di assumere tutti questi provvedimenti confrontandosi con le parti sociali prima di decidere».P. BAR.