Rendita, oltre il 25% l’acquisto di case per turisti
8 Settembre 2023News
8 Settembre 2023di Pierluigi Piccini
Sono d’accordo con Sonia Maggi: per quanto mi riguarda non esiste una contrapposizione tra Dio e gli uomini, se è vero che siamo fatti tutti a somiglianza di Dio e se è vero che Cristo si può incarnare solo ed esclusivamente per questo, in quanto già portatori della scintilla divina in ogni opera umana che compiamo. Alle fondamenta del pensiero occidentale, anche di quello che nel tempo ha contestato la religione Cristiana c’è questa considerazione: “Il fragile delle parole umane deve poter contenere il diamante intangibile della divinità” (padre Florenskij). E allora come privare l’attività umana della bellezza? Visitando Dresda, per citare un esempio che potrebbe sembrare lontano, mi sono fermato davanti alla Madonna Sistina e mi sono chiesto quali erano i motivi che avevano portato, dopo una lunga maturazione, alla conversione del teologo russo Sergej Bulgakov. Ma torniamo a noi. Prima questione: perché a me fedele, come sono, dovrebbe essere vietata la possibilità di un percorso di fede e di bellezza come, ad esempio, quello delle scene del sacrificio rappresentate nell’esagono centrale e il “fenomeno saturo” dell’eucarestia a cui sono collegate? Il mistero dell’essere che si dona che si fa carne, celebrato sull’altare, per me è l’eucarestia, la totalità, ma per altri potrebbe essere solo la bellezza delle opere dell’uomo, in questo caso rinascimentale, fatto a immagine di Dio. Quale contraddizione ci sarebbe? Secondo aspetto: non parlerei di vetro ma di un’opera di ingegneria molto complessa, da quanto mi risulterebbe unica nel suo genere, che abbisogna di competenze di non poco conto e di altissimo livello. Una occasione unica da gestire con molta attenzione. Terza e ultima questione: anche il turista va educato e organizzato dentro percorsi ed orari offrendo servizi adeguati. Prima della sciagura dell’incendio, frequentavo regolarmente Notre-Dame a Parigi, che di turisti ne ha diversi senza che questi compromettessero gli spazi e le funzioni dedicati ai fedeli grazie a particolari attenzioni. Tutto questo per dire che il “disvelamento” del pavimento del Duomo sarebbe una grande occasione che richiede, come tante altre questioni senesi, volontà ed energie in una città, purtroppo stanca.