ULTIME NOTIZIE

31 Maggio 2023

Ceti medi addio?

di Pierluigi Piccini A fronte del fatto che Per Siena è in maggioranza in Provincia e ha aiutato prima Franceschelli e poi Bussagli mi permetto di […]
31 Maggio 2023

News

31maggio andando in Kosovo, altro fronte caldo nel cuore dell’Europa. Aumentate le forze NATO Ambasador SAD ima dva zahteva za Kurtija, prve mere protiv Kosova već […]
31 Maggio 2023

Ferretti, sconfitta che brucia

di Orlando Pacchiani SIENA Sono le 16.12 quando Anna Ferretti, scende dal piano superiore del suo comitato, dove è riunito lo stato maggiore del partito. E […]
31 Maggio 2023

Il Pd dopo il disastro Fossi chiama Renzi e i 5Stelle ma trova subito veti

Centrosinistra Il segretario regionale dem: “ Sapevamo che sarebbe stata una lunga traversata. Siamo qui da 72 giorni e montati su treni in corsa” di Ernesto […]
31 Maggio 2023

Il timido mea culpa del Pd «Saliti su un treno in corsa»

  «Sapevamo che la ricostruzione sarebbe stata una lunga traversata nel deserto, non ci facciamo demoralizzare, in fondo siamo montati su treno in corsa…». Il passato […]
31 Maggio 2023

Marvin Gaye – I Heard It Through The Grapevine

31 Maggio 2023

Costa: il Pd ora capisca, un errore il radicalismo

Roma «Il senso di questo documento è chiaro: a ridosso della discussione parlamentare sulla gestazione per altri, c’è un alto rischio di radicalizzazione. Da un lato […]
31 Maggio 2023

Governo, ecco la riduzione delle tasse per i più ricchi

Arriva la riforma fiscale secondo Meloni. Pronta la legge delega che introduce la “flat tax”. I dubbi e le critiche di Bankitalia, Ufficio parlamentare di bilancio […]
31 Maggio 2023

“Il governo ora punta a prendersi tutto questo è autoritarismo”

l’intervista Romano Prodi di Fabio Martini Romano Prodi è meno levigato del solito, sceglie parole severe, forse mai così secche negli ultimi 10 anni: «In questi […]
31 Maggio 2023

Il M5s “lascia” Schlein. Nessun patto con il Pd fino alle europee

LISA DI GIUSEPPE   Giuseppe Conte deve raccogliere le macerie dei risultati delle amministrative: è andata male in Sicilia ed è andata male a Brindisi, unica […]
31 Maggio 2023

Le spine di Schlein: dalle armi alla gpa i dem sono divisi

POLITICA. Critiche alla segretaria dai riformisti dopo la sconfitta nelle città. Ma nessuna resa dei conti. Nervi tesi sulla maternità surrogata. Scintille tra Boccia e i lettiani […]
31 Maggio 2023

OPPORTUNITÀ E INCOGNITE DI UN SUCCESSO SCHIACCIANTE

  di Massimo Franco   Le opposizioni che reagiscono alla disfatta delle Comunali trovando un’unità contro il governo sulla decretazione d’urgenza certificano la loro inconsistenza. Sia […]
31 Maggio 2023

Il Punto 30/05/2023

Il Punto
31 Maggio 2023

Louis Stettner

Louis Stettner     https://www.e-flux.com/
31 Maggio 2023

How to Hire a Pop Star for Your Private Party

How to Hire a Pop Star for Your Private Party     https://www.newyorker.com/      
31 Maggio 2023

Henry Kissinger is a disgusting war criminal

Henry Kissinger is a disgusting war criminal     https://jacobin.com/
31 Maggio 2023

È morto Paolo Portoghesi, l’architetto impegnato a costruire un sistema culturale

È morto Paolo Portoghesi, l’architetto impegnato a costruire un sistema culturale  
30 Maggio 2023

Don Fabrizio quella sensazione la conosceva da sempre…

Don Fabrizio quella sensazione la conosceva da sempre. Erano decenni che sentiva come il fluido vitale, la facoltà di esistere, la vita insomma, e forse anche […]

“La tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ad esclusione della polizia amministrativa locale – così come sancito all’articolo 117, secondo comma, lettera h), della Costituzione – continua ad essere riservata alla competenza statale. Affidare siffatta tutela agli enti locali, nella logica del Costituente, avrebbe significato pregiudicare gravemente la possibilità di assicurare su tutto il territorio nazionale livelli essenziali uniformi di prestazioni concernenti i diritti civili e sociali fondamentali.
Allo stato attuale, tuttavia, si è da più parti evidenziato che, per raggiungere standard di sicurezza adeguati – soprattutto nell’attuale momento storico connotato dall’aumento di fenomeni sociali (immigrazione clandestina, prostituzione, traffico di sostanze stupefacenti) che costituiscono il substrato di nuove forme di criminalità organizzata, spesso transnazionale – è necessaria la 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐢𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐜𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢.
In tale contesto, l’apporto degli enti locali può davvero costituire un valore aggiunto nella garanzia dei diritti dei cittadini alla sicurezza e il 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐩𝐮𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐥𝐜𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚. Del resto il sindaco è in grado, più di chiunque altro, di conoscere le problematiche sociali della realtà locale che incidono negativamente sul senso di sicurezza percepito dai cittadini e che possono dare luogo a problemi di ordine pubblico. Questo è quanto emergeva all’epoca in cui venne emanato il D.l. 92 del 2008, poi convertito nella Legge 94 del 2009 nella Relazione governativa alla proposta di conversione (https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_2_1.page…#).
Trascorsero ben otto anni e sul delicato tema intervenne nuovamente il legislatore del 2017 che con la Legge n. 48 sostanzialmente confermò le esigenze evidenziate in precedenza, peraltro nel frattempo aggravatesi. Del resto, il delicato tema della Pubblica sicurezza era pressoché fermo agli inizi degli anni ottanta, quando venne emanata la Legge 121 del 1981 di riforma del settore. In effetti, da allora il Paese aveva subito dinamiche sociali di significativo rilievo, sicché un intervento doveva davvero ritenersi urgente: figuriamoci adesso.
Nonostante tutto però, la normativa introdotta aveva sollevato non poche critiche, si era parlato di sindaci sceriffi e di gravi violazioni alle libertà individuali, conseguentemente le misure auspicate erano di fatto andate incontro ad una attuazione timida, con il tempo scemata verso una vera e propria disapplicazione. In realtà, a bene vedere, il concetto di Pubblica sicurezza riveste rilievo Costituzionale, visto che la nostra Carta fondamentale lo menziona svariate svolte sia nella parte relativa ai Diritti e doveri dei cittadini che in quella riguardante l’Ordinamento della Repubblica.
Purtroppo, il prezzo di tali vicende è stato pagato dalla collettività che ha visto degradare i centri urbani sino a diventare luoghi poco raccomandabili, di marginalità sociale, tutt’altro che inclusivi. Nondimeno la deturpazione di luoghi pubblici è cresciuta, a svantaggio della concreta possibilità di fruizione collettiva di detti spazi.
È sotto gli occhi di tutti che le nostre città, i centri storici così come le periferie anche di piccoli agglomerati urbani, siano divenuti sempre più spesso luoghi di incontro e permanenza di malintenzionati. L’abuso di sostanze, non solo alcoliche, non fa che aggravare tale fenomeno portandolo così a superare degli ipotetici limiti di guardia. Non deve sottovalutarsi, infine, che gli auspicati interventi per la sicurezza dei cittadini e dei luoghi pubblici potrebbero risultare doverosi anche alla luce del recente riscoperto interesse per i c.d. l.e.p. (livelli essenziali delle prestazioni).
Cosa fare quindi? Applicare in modo disomogeneo e bizzarro le norme di cui si è fatto cenno così da mortificare l’intero impianto normativo non è un atteggiamento che può condividersi; men che meno trascurare la problematica.
La via d’uscita può essere costituita da una attenta analisi delle esigenze dei cittadini e del territorio, in relazione ai crimini che vengono evidenziati (non solo quelli che vengono denunciati, poi pedissequamente riportati nelle rituali statistiche) così da pianificare mirati interventi di contenimento e repressione dei comportamenti da contrastare.
Interventi che, necessariamente, dovrebbero vedere allineate, dall’autorità competente, tutte le Forze dell’ordine impegnate sulla strada, in modo da limitare l’impiego delle risorse da destinare alla specifica esigenza nello stretto indispensabile e nel rispetto dei principi di efficacia ed efficienza, anch’essi di rango primario. Questa funzione di coordinamento, in effetti, appare oramai ineludibile, anche alla luce della crescente riduzione delle forze che nel futuro saranno disponibili per l’impiego sulla strada, o comunque operativo. Non appare ulteriormente rinviabile ricorrere a strumenti di maggiore efficacia nel contrasto a fenomeni di criminalità c.d. urbana e che troppo di frequente incidono sulla insicurezza reale e percepita da ognuno di noi.
I rinvigoriti poteri di ordinanza attribuiti al Sindaco (accolti nel T.U.E.L.), il daspo urbano, l’Ordine di allontanamento, il Divieto di accesso o di stazionamento, le misure c.d. anti-spacciatori, il nuovo articolo 639 del Codice penale che colpisce anche i c.d. writers, l’attuazione dei Patti per la sicurezza urbana, i progetti per rendere concreto il concetto di Sicurezza integrata sono strumenti esistenti e che attendono solo di essere applicati, per il bene di tutti ed a vantaggio di tutti i settori economici del tessuto cittadino. I cittadini chiedono sicurezza, ora.
©️ Roberto Nisticò #PerSiena
Tutte le reazioni:

Vanni Griccioli, Giovanni Gigli e altri 2